Dracula, Dracula, Dra.
Che la Vampironomics (sic) salvasse “libri e film“, come afferma Il Sole 24 Ore, non stupisce più di tanto. Non è infrequente in Occidente imbattersi in fenomeni, peraltro saggiamente enfatizzati alla vigilia delle feste natalizie, tali da riscuotere un successo che si estende anche nell’indotto, ovvero libri, giocattoli, gadget etc..: quando uscì Jurassic Park un viaggio a Londra fu, di necessità virtù, una puntata da Harrods per fare bella figura rispetto alle richieste dei miei figli. Insomma nulla di strano, se non fosse per il titolo del Sole che mi ha colpito, ovvero la salvezza, commerciale si intende, di libri e film riposta, come recita il famoso cha-cha-cha su colui che “coi lunghi affilati canini fa spaventare i bambini, le mamme, le nonne e i papà”.
In giro per la mia città di residenza anagrafica, Rimini, capoluogo di provincia, 200mila abitanti d’inverno, insomma, non proprio un paesello, mi imbatto però in una realtà ben più sconsolante. In centro è rimasta una libreria, peraltro molto bella ed in un posto bellissimo, centrale: e non c’è più l’unico negozio di dischi dove, per esempio, mi sarei recato anche oggi. E se i locali del centro sono stati “vampirizzati” da altro, presto arriveranno anche qua, insieme all’addobbo natalizio, Dracula e soci a vampirizzare i consumi. E Il Sole 24 Ore, nella classifica del benessere di fine anno dimostrerà che a Rimini siamo primi per palestre e, come al solito, ultimi per i libri. Consolante.
2 risposte su “Dracula, Dracula, Dra.”
caro dracula come te la passi?
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Non saprei, bisognerebbe chiederlo al Conte come sta: penso sia sempre un po’ pallido.
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