
“Capisco che c’è un prodotto da vendere, magari mi devo rassegnare e adattarmi a questa situazione. Una situazione che mi mette a disagio? Voi mi vedete a disagio in Italia? Quando dico che certe cose che accadono qui non mi piacciono, non mi riferisco all’Italia in quanto Paese o al suo popolo: non sono nessuno per farlo e soprattutto sono qui solo da un anno e mezzo, non da dieci anni. Se dico che certe cose non mi piacciono mi riferisco a situazioni più specifiche, ad esempio al rapporto fra José Mourinho allenatore e la stampa sportiva italiana, che non è sicuramente positivo. Secondo me succede per colpa dei media, secondo i media accade per colpa mia, ma questa è una ‘guerra’ persa ancora prima di iniziarla, perché io sono solo contro tanti, e molto uniti. Però io posso perdere una guerra, non la mia personalità, la mia indipendenza, la mia libertà: quelle non le perderò mai e per questo non sarò mai politicamente corretto. Fare il ‘lecca… qualcosa’, come si dice da voi, non fa parte della mia filosofia: sono indipendente e dico sempre quello che penso, anche quando non piace. Servirebbe più rispetto: anche da parte mia, certo, ma vorrei almeno che non fossero strumentalizzate le mie parole, facendo arrivare di quanto dico soltanto quello che può servire, e non il mio reale pensiero”.
Josè Mourinho, conferenza stampa ad Abu Dhabi, 31 dicembre 2009