Malcom Glazer, proprietario del Manchester United, ha comprato il club nel 2005 contraendo debiti per oltre 700 milioni di sterline. I quali debiti, secondo uno schema vecchio come il cucco, sono stati prontamente girati alla società. Si tratta di un film già visto -per esempio quello interpretato da Colaninno & c. per scalare Telecom aveva un copione analogo- il cui finale è spesso nelle sequenze iniziali. Ovvero, l’eccesso di debito contratto all’inizio dell’operazione la rende, prima o poi, insostenibile. Il Corriere del 5 gennaio, nel darne notizia, parla di tre banche, Jp Morgan, Deutsche Bank e Bank of America incaricate di trovare una soluzione, anzi, la soluzione: organizzare l’emissione di un prestito obbligazionario per rimborsare le banche creditrici della società di calcio. Ora, a parte alcuni ricordi non proprio fausti -la Parmalat di Calisto Tanzi procedette similmente per qualche tempo- si può dire chiaramente che l’operazione che si sta tentando di organizzare non fa altro che sostituire vecchi creditori con nuovi creditori? E che così facendo si sposta solo in avanti il problema? Così, per chiarezza, non solo giornalistica.
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2 risposte su “Pagamento di debiti a mezzo di debiti.”
pienamente d’accordo con quanto sostenuto da lei nell’articolo…purtroppo è oggiggiorno diventata abitudine quella di rinviare i pagamenti e saldare i debiti (tra l’altro, questo tema, io e lei l’abbiamo già approfondito)mediante la sostituzione dei creditori o delle forme d’indebitamento. Tra l’altro in un mondo come quello del calcio lo spendere in eccesso va ad inficiare la competitività…c’è chi presenta puntualmente conti in rosso con debiti astronomici e lotta per un posto tra le prime 16 d’Europa e chi invece fa i salti mortali per poter “fare a pari” ogni anno e lottare per una misera salvezza…dov’è la regolarità della competizione?
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[…] solo le società di calcio come il Manchester United e gli stati sovrani si ingegnano a rifinanziare il debito. Anche […]
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