Quando finiscono i grandi amori, le parole che si scambiano gli innamorati mettono tristezza. Leggere quanto afferma Giampiero Fiorani di Antonio Fazio, colui che lo chiamava nel cuore della notte per comunicargli che aveva autorizzato una scalata, quella ad Antonveneta, che non solo non avrebbe dovuto essere autorizzata, ma che non avrebbe neppure dovuto essere comunicata in quel modo -consentendo, per esempio, a Fiorani o a chi per lui, di mettere in atto pratiche di insider trading e di market abuse– mette, appunto, un po’ di tristezza.
Certamente è comprensibile che quando ci si trovi nei guai, si cerchi di scaricare i compagni di avventure. Prima di Fiorani, lo ha fatto lo stesso Fazio, in dichiarazioni rese allo stesso Tribunale di Milano. Ma arrivare, come ha fatto Fiorani, che l’uomo che lui avrebbe baciato sulla fronte, come da intercettazioni, gli torna in mente come un incubo, tutte le notte, via, non è da gentleman.