
Il Cavaliere del lavoro Mario Boselli, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana e di Centrobanca, in una lettera pubblicata dal Sole 24 Ore di ieri, protesta la sua innocenza circa il ruolo che il giornale adombra egli possa aver svolto nell’incomprensibile operazione di finanziamento dell’OPA Burani da parte della Banca stessa. Le risposte sono molto evasive, ma nello stesso tempo, assai singificative: “In termini finanziari l’OPA avente come oggetto le azioni di MBFG rispondeva alla esigenza di consentire l’ingresso nel gruppo Burani di un eventuale socio finanziario o industriale, secondo modelli già attuati nel passato.” E quali sarebbero, di grazia, questi modelli, che logica esiste nell’acquistare azioni di una società della quale si possiede già un’amplissima maggioranza, a prezzi superiori a quelli di mercato? E ancora:” Il finanziamento è stato strutturato nel corso della primavera 2008 (ovvero quando già i bilanci recavano chiari segnali di deterioramento della situazione, come documentato in questo blog alla sezione analisi e commenti ndr)” basandosi “sui bilanci del Gruppo regolarmente certificati da revisori”. Si potrebbe andare avanti a lungo, con frasi del tipo “capacità di rimborso”, “adeguate garanzie” etc..Si potrebbe: poi, però, si graffiano i vetri.
Una risposta su “Arrampicarsi sugli specchi.”
[…] Peraltro, proprio su questo blog, abbiamo dato conto delle giustificazioni assai fumose addotte da Centrobanca. Perché delle due l’una: o Centrobanca non ha fatto bene il proprio lavoro, ma questo riesce […]
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