
In margine al dibattito conclusivo al Forex di Napoli, il Sole 24 Ore riporta i commenti di Alessandro Profumo, che reagisce a distanza alle affermazioni di Corrado Passera che ha chiesto un diverso trattamento per le banche che fanno credito e sostengono l’economia rispetto a quelle che fanno solo o prevalentemente trading e si assumono rischi eccessivi.
Va bene essere vicini al territorio, «ma la specializzazione serve», secondo l’ad di UniCredit. Il quale ritiene che bisogna abbandonare «la visione mitica del direttore di filiale che sa fare tutto». E, «uscendo dalla mitologia», ribadisce con chiarezza che «la specializzazione è una cosa che serve». Perché «capire cosa succede nei territori è un mestiere, così come conoscere i clienti è fondamentale ed è un altro mestiere. Ognuno ha la sua specificità».
Ma allora, se non è per stare più vicini ai territori, il bancone a cosa serve? Non eravamo già specializzati, col modello corporate, retail e private?
I consulenti di Unicredit sono bravissimi, bisogna imparare da loro: cambiano idea, smentiscono se stessi, continuano a consigliare e farsi pagare. Oppure Profumo fa tutto da solo?