
Ci sono due visioni sulla situazione greca. La prima è che questo paese sia una vittima degli squilibri all’interno dell’Unione economica e monetaria: i cambi fissi e la politica fiscale tedesca prudente si riflettono in gravi disavanzi commerciali negli altri paesi. Da questa visione, secondo cui la Grecia è in qualche modo una “vittima”, discende la conclusione che vada salvata. Qualunque merito abbia questa teoria per paesi come Portogallo e Irlanda, non vale per la Grecia: il disavanzo di partite correnti greco è il 12% del Pil, ed è esattamente uguale al disavanzo di bilancio pubblico. La Grecia si è creata i suoi problemi con una irresponsabile politica fiscale durata anni e anni.
Alberto Alesina e Roberto Perotti, Il Sole 24 Ore
2 risposte su “La Grecia si è creata i suoi problemi.”
sicuramente i motivi ke hanno portato la grecia a questa situazione sono tanti e diversi ognuno ha la sua opinione,ma sicuramente si deve trovare il modo di far uscire il paese da questa situazione,ecco un’articolo dove si analizzano varie soluzione per la crisi greca
http://www.loccidentale.it/articolo/se+l’economia+dell’euro+zona+crescerà,+la+questione+del+debito+greco+passerà+in+seconda+linea+e+non+s.0089297
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Intanto grazie per la segnalazione, che condivido e che segnalo ai lettori. Penso tuttavia che, qualunque soluzione si scelga, la stessa non possa essere posta a carico dei contribuenti di altri Paesi Europei, già ingannati dai Greci quando entrarono nell’Euro (come ha fatto finta di non vedere il prof.Romano Prodi) e che fanno i loro difficili conti con la crisi. D’altra parte se i Greci hanno vissuto al di sopra delle loro possibilità, trovo responsabile e giusto che ora tirino la cinghia.
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