Desta tristezza la lettura del servizio di Franco Vergnano sul Sole 24 Ore di oggi, nella rubrica economia ed imprese. Anticipando il rapporto che Cribis D&B renderà pubblico nel corso di un convegno sulle difficoltà a riscuotere i crediti da parte delle imprese, l’amministratore delegato Marco Preti ha reso noto che:
- l’Italia è agli ultimi posti in Europa per puntualità;
- da tre anni in qua la situazione è andata peggiorando;
- le Pmi si comportano meglio delle grandi imprese;
- il Mezzogiorno è l’area più morosa fra le varie zone del nostro Paese.
Preti sottolinea la migliore puntualità delle piccole rispetto alle grandi, motivandola con il minore potere contrattuale legato alle dimensioni modeste: in buona sostanza chi paga puntualmente lo fa perché non può fare diversamente.
L’argomento non è nuovo, la tradizionale morosità del Mezzogiorno è storia vecchia nella prassi italiana. E, d’altra parte, il credito di fornitura è una componente importante del capitale circolante netto operativo: chi dilata i propri tempi di pagamento comprime il proprio circolante, chi subisce tale dilatazione, al contrario, vede manifestarsi l’effetto spugna. Le conclusioni cui giunge lo studio sono coerenti con le analisi che nel tempo hanno individuato nel circolante netto operativo un fattore di fabbisogno che copre circa il 75% dei bilanci delle piccole imprese italiane.
Nello stesso articolo il presidente di Anima (le aziende della meccanica) ci rende edotti sul fatto che i suoi clienti tedeschi paghino a 8 giorni richiedendo un piccolo sconto (l’1% non rappresenta, in realtà, uno sconto tanto piccolo, se commisurato su base annua) oppure il prezzo intero a 30 giorni. I tedeschi hanno attraversato la crisi come noi, eppure pagano a 8 oppure 30 giorni. Forse non è altro che una questione culturale. E la cultura si fa con i comportamenti, prima di tutto personali ed aziendali, e poi improntando le relazioni commerciali ad una seria e rigorosa selezione della clientela: ovvero, ciò che vale si paga presto e bene, per non far sì che chi vuole pagare poco e male rovini il mercato. Vendere, per non incassare mai, riduce i margini faticosi di chi lavora fino ad azzerarli, riducendo il fatturato, veramente, a vanità. Meglio dire: “nein!”