Con il titolo “La parità uomo-donna? In banca” Il Corriere della Sera elogia il comportamento politically correct di Alessandro Profumo, che ha imposto ai suoi cacciatori di teste la segnalazione di almeno il 50% di donne nel personale che potrebbe essere selezionato per lavorare nella banca di piazza Cordusio. Se servisse a qualcosa. A parte la notazione circa la composizione del consiglio di amministrazione (board, per chi non avesse fatto la Bocconi) di Unicredit, dove le donne brillano per la loro rarefatta presenza, le quote rosa non garantiscono nulla. Né in termini di competenza -così come le quote azzurre- né, soprattutto, in termini di politiche verso la clientela. Unicredit continua, quote rosa o no, a fare discutere per le sue scelte nei confronti della clientela: e le donne che vi lavorano, così come gli ometti, le attuano. Punto.
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