Un’illuminante articolo di Michele Smargiassi su Repubblica prefigura la fine della rendita di posizione di bagnini ed operatori turistici operanti sulla battigia, a seguito della prossima entrata in vigore di una Direttiva UE. La lettura dell’articolo è illuminante perché aiuta a capire quanto possa essere dirompente l’entrata in vigore di una Direttiva sulla quale sarebbe difficile dissentire: ovvero lo Stato deve mettere all’asta l’utilizzo dei beni di sua proprietà, cedendone l’uso -o anche, quando è il caso, la proprietà- al miglior offerente.
I bagnini in coro, ed i giornali che ne sostengono acriticamente le ragioni (cfr.Il Resto del Carlino) gridano come un solo uomo, perché se dovesse passare l’applicazione della Direttiva, le spiagge diventerebbero appannaggio delle grandi multinazionali del turismo le quali, naturalmente, speculerebbero. Naturalmente. E’ noto, infatti, che i prezzi degli stabilimenti balneari sono alla portata di tutte le tasche e che chiunque può, volendo, aprire il suo; i bagnini non speculano, non fanno nero, non assumono nessuno in nero, insomma sono bravi cittadini, non speculatori. Chiunque abbia fatto un giro in spiaggia -ma sarebbe bastato dare una scorsa al programma- il giorno dopo la Notte Rosa capirebbe quanta cialtronaggine si nasconda dietro a coloro che, sempre sul Carlino, si lamentano della cafonaggine di turisti e/o riminesi senza riflettere, neppure per un attimo, che forse un certo modello di turismo ha una matrice culturale. La stessa dei bagnini e del loro nero, del caos e del traffico, delle notti piene di alcool e di droga, della Notte Rosa e della pensione Iris con vista ferrovia a 29 euro tutto compreso, delle discoteche e dei gavettoni.
La matrice culturale del nulla.
Una risposta su “Sabbie aurifere.”
Scusa se ti stresso, ma non concordo con questa carneficina che viene fatta dello stato. Anzi che impegnarsi a risolvere i problemi (evitare che i bagnini lavorino a nero, e’ fattbile lo sai, cosi’ come controllare gli scontrini nei negozi) si vende tutto cio che crea il problema a vantaggio di chi?. Secondo me far dipendere tutto dai soldi, perche’ poi e’ questo di cui si tratta, e’ un errore madornale, io sulla spiaggia ci voglio poter andare senza pagare nulla, lo stesso valga per i vari fari e per gli isolotti! (pago le tasse per mantenerli se queste non finissero nelle auto blu, negli appartamenti, o nei finanziamenti a scietà mafiose dopo concorsi pubblici truccati!)
E poi, come mai le direttive “europee” (BCE) sono sempre quelle di privatizzare e tagliare su scuola e sanità?? all’islanda e’ stato detto questo, a noi anche ed e’ quello che sta avvenendo! Mettici anche che in ogni governo c’e’ uno stuolo di rappresentati delle grande banche finanziarie che si spartiscono i dividendi della bce e la frittata e’ fatta! stiamo facendo tutto l’opposto di cio che andrebbe fatto per stabilire una sorta di equilibrio sostenibile.. tutto a vantaggio, ne mio, ne tuo, ma di quelle banche che si accaparrano con gusto tutto cio’ che possono, attraverso società di comodo ed in qualsiasi modo possibile. E sono cose già successe, io non sto prevedendo il futuro!
Ma quand’e’ che ci renderemo conto che ad un grande potere corrispondono grandi responsabilità? (non responsabilità nel mantenere intatto quel potere, ma di proteggere tutti coloro che quel potere non cel’hanno) io la vedo cosi’.. non e’ utopistico fare una barca di soldi senza danneggiare nessuno, e’ solamente piu’ difficile forse, FORSE, e per questo molti rinunciano in partenza.
Comunque complimenti, e’ un blog attivo ed interessante, non condivido evidentemente il tuo punto di vista, e questo e’ quello che mi piace di piu’.
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