Un bell’articolo dell’ottimo Fabio Pavesi su Plus24 di sabato 28 agosto, sottolinea la lezione per le banche dei tre dissesti, i primi due -Viaggi del Ventaglio e Burani- conclamati, il terzo -SNIA- in dirittura d’arrivo, che hanno fatto sfumare prestiti per circa un miliardo. Pavesi ha ottime ragioni per affermare che le banche non hanno fatto il loro dovere, ovvero non hanno valutato approfonditamente e con attenzione il merito di credito. Nel caso Burani, peraltro, il comportamento di Centrobanca, guidata da Mario Boselli, e di UBI, è ancora più grave e desta preoccupazione, perché certe decisioni sono state prese quando ormai chiunque si sarebbe accorto del dissesto.
Pavesi nel suo articolo parla di “lezione per le banche“. Ma la sensazione, leggendo sullo stesso giornale, lo stesso giorno, lo stesso giornalista che parla di “Coppola e le banche prodighe“, a proposito del ritorno sulla scena dell’immobiliarista, grazie al Banco Popolare di Pier Francesco Saviotti (le cui bizzarre tesi si è già avuto modo di commentare), è quella di alunni assai ignoranti ed impreparati. Alunni, come si dice in Romagna, “ignoranti come un banco”: che sta sempre nella stessa classe, ascolta ogni tipo di lezione, e non impara nulla.