Come Giussani scrive nel libro L’Io rinasce in un incontro, ”noi viviamo in una maggiore debolezza di coscienza, una debolezza non etica, ma di energia della coscienza”. (..) La debolezza non è né etica, né scientifica. Le soluzioni scientifiche non ci mancano, al contrario, ne abbiamo da vendere. Abbiamo perfino soluzioni finali. Manchiamo terribilmente non di soluzioni ma di domande, di chiamate, di un dramma che ci impegni e ci dia non una soluzione, ma un senso, e cioè non un mezzo per proteggerci, ma uno scopo per il quale donarci.
Fabrice Hadjadj, 28 agosto 2010, Meeting di Rimini