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La repentina coscienza di una compagnia (in morte di Tonino M.).

Tiziano Vecellio, La sepoltura di Cristo

«E là, nell’improvviso chiarore, un gesto, un unico gesto, una smorfia anzi, illuminata da una luce di rantolo [Cristo in croce, questo è il lampo]. Ma non inganniamoci, non insuperbiamoci. Con umiltà, con tristezza, con accettazione, con tenero affetto, accogliamo ciò che a noi viene. La repentina coscienza di una compagnia, là nel deserto». Là nel deserto del mondo, dove padre e madre, fratelli e sorelle fanno parte del deserto, dove io stesso faccio parte del deserto che mi circonda, «la repentina coscienza di una compagnia». Una compagnia: il lampo di questo uomo che rantola l’ultimo rantolo della morte. «Sotto una gran luna sospesa, che dura quanto la vita, quanto l’istante del prender coscienza fra due infinite oscurità, guardiamo questo volto triste che alza verso di noi i suoi grandi occhi umani, e che ha timore, e ci ama. E posiamo le labbra sulla tiepida fronte e cingiamo con le nostre braccia il corpo debole, e tremiamo».

Don Luigi Giussani

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Banca d'Italia Banche Liquidità Vigilanza bancaria

Nessun rischio di insolvenza (apprendisti cioccolatai).

Sarà anche vero ciò che è scritto nel comunicato di Via Nazionale: “La gestione della banca è affidata agli organi straordinari, che operano sotto la supervisione della Banca d’Italia. La clientela può continuare ad operare con la Carim che prosegue regolarmente la propria attività”. Per la clientela, tengono a dire i commissari, nulla cambia. Non è in discussione la solidità dell’istituto di credito. La Carim “è in salute”, dicono. Nessun rischio di insolvenza. Così il principale quotidiano locale.

Qualche riflessione in più avrebbero meritato, forse, i dati della semestrale di Banca Carim, che dicono che al 30 giugno 2010 la perdita era di 30,8 milioni di euro; le sofferenze lorde sugli impieghi lordi pari al 4,33% (più che raddoppiate rispetto all’anno precedente, così come le sofferenze nette); e, infine, gli accantonamenti a fondi svalutazione si erano incrementati del 57%.

La banca è sicuramente solvibile, in Italia non abbiamo mai assistito a corse agli sportelli e la Vigilanza, soprattutto con Mario Draghi Governatore, ha svolto il proprio lavoro con sempre maggiore approfondimento ed attenzione, evitando anche durante la crisi rischi di contagio sistemico.

Forse la domanda che ci si potrebbe cominciare a porre, anziché rimarcare la severità di Via Nazionale, è se non vi sia qualcosa da ripensare in un modello economico capace di vedere commissariate, nel giro di pochi mesi, la principale banca della città ed una delle principali banche locali.

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Banca d'Italia Banche Vigilanza bancaria

Una figura da cioccolatai.

La Cassa di risparmio di Rimini (Carim) è stata commissariata dal Tesoro. Lo comunica la Banca d’Italia, spiegando che il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ha deciso con un decreto – emanato su proposta dell’autorità di Vigilanza – lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e di controllo di Banca Carim. L’istituto è quindi in amministrazione straordinaria “per gravi irregolarità nell’amministrazione e violazioni normative, gravi perdite patrimoniali nonchè per gravi inadempienze nell’esercizio dell’attività di direzione e coordinamento del gruppo bancario, con particolare riferimento alla controllata Credito industriale sammarinese (Cis)”. Bankitalia ha nominato gli organi della procedura: Piernicola Carollo e Riccardo Sora come commissari straordinari, e Marco d’Alberti, Giovanni Ossola e Matteo Rescigno come componenti del comitato di sorveglianza. La gestione della banca è affidata agli organi straordinari, che si sono insediati oggi e operano sotto la supervisione di via Nazionale. “La clientela – conclude Bankitalia – può continuare a operare come in precedenza con la Carim, che prosegue regolarmente la propria attività”