(..) In realtà questi episodi, lungi dall’essere frutto di una pianificazione, sono degli atti mancati di squisito freudismo, espressione esasperata delle differenti pulsioni sottostanti alle proteste dei giovani italiani e dei britannici. Per comprendere la distanza incolmabile che intercorre fra loro basta leggere i manifesti che hanno portato in piazza. A Londra, ai teppisti incappucciati che montavano sul tetto dei furgoni della polizia si sono affiancate candidissime liceali in divisa, preoccupate dall’eliminazione del tetto massimo alle tasse universitarie: se iscrivendosi l’anno scorso avrebbero pagato 3.200 sterline annue sia iscrivendosi a Oxford o Cambridge sia consegnandosi nelle spire della più scassata università del Regno, ora per ottenere il meglio dell’accademia inglese dovranno sborsare forse anche il triplo.
Antonio Gurrado, Il Foglio, 11 dicembre 2010
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