Rating sintetico finale : comprende le valutazioni qualitative e quantitative, l’analisi andamentale e la valutazione delle garanzie.
Bufalo
L’impresa “Bufalo” mostra segnali sempre positivi. La dimensione le consente di conseguire vantaggi, mostra trend di fatturato sempre in crescita. Il titolare o i manager sono consapevoli della loro forza, gestiscono in modo anticipativo e pianificano ogni cosa. Se non decidono di scalare il Corriere della Sera o di costruirsi la nuova sede su progetto dell’architetto di Saddam Hussein, non avranno mai problemi.
Caprone
L’impresa “Caprone” si caratterizza per buoni andamenti economico-finanziari ma anche per improvvisi cali di fatturato e di margini. Opera in settori altamente concorrenziali e che richiedono sempre nuovi e costanti investimenti. Ha un buon fabbisogno finanziario, che potrebbe essere meglio gestito, se solo l’imprenditore -ed i suoi collaboratori- non manifestassero una certa testardaggine nel pensare di non sbagliare mai. Talvolta sconfinanti e non sempre perfetti sull’andamentale, sono tuttavia buoni clienti.
Pollo
Il cliente “Pollo” si trova spesso “sulla schiena del buratello“. Nonostante la vita che fa, caratterizzata da ben poco movimento, ogni giorno gli si presentano problemi sempre nuovi. Ha margini modestissimi, spesso erosi dalla congiuntura; nonostante ciò si ostina a prelevare oltre i limiti ed a pensare che con il capannone si è patrimonializzato, quindi le banche lo guarderanno con maggiore benevolenza. Anche con garanzie Confidi, sarebbe meglio salutarlo.
Porco (messo come il)
Esaminando l’azienda in questione non ci si deve chiedere “Che fare?“, bensì “Chi è l’idiota che ha deciso di darglieli?“. Potrebbe anche avere “testa come una mazzòla” ed il titolare essere “Cinghiale a pelo lungo“. In tal caso il preposto, l’addetto fidi di sede e di filiale, l’addetto al controllo rischi, il Direttore Generale e l’intero Consiglio di Amministrazione dovrebbero essere costretti a camminare sui carboni ardenti. Quelli dove stanno cucinando il porco.