Categorie
ABI Banca d'Italia Banche Mario Draghi

Severo e rigoroso.

(..) Draghi, dopo aver affermato che molte delle questioni sollevate nel dibattito sono già all’attenzione della Banca centrale e che su alcuni aspetti le preoccupazioni sono condivisibili, ha esortato le banche ad alzare lo sguardo e a concentrarsi su tre obiettivi. Il primo è il rilancio della redditività: per vincere la sfida della “banca come impresa”, è il ragionamento, occorre in primo luogo puntare su riorganizzazione, nuove tecnologie, riduzione dei costi, riassetto degli istituti. Il secondo imperativo è il rafforzamento patrimoniale, ha sottolineato Draghi, ricordando che sull’urgenza del fabbisogno di capitale non è il caso di drammatizzare perchè l’orizzonte temporale di Basilea tre è molto lungo. In terzo luogo, ha spiegato, è opportuno che le banche affrontino con grande cura il tema dell’accesso alla liquidità e che dedichino un’attenzione strategica, nel medio- lungo termine, a regolare il loro funding; un maggior ricorso al mercato della liquidità, d’altra parte, verrà determinato dalla stessa entrata in vigore delle regole di Basilea. Sulla possibilità di trovare margini di miglioramento nei regolamenti prudenziali, legislativi, fiscali, Bankitalia non farà mancare il suo appoggio al sistema:«Il sostegno della Banca d’Italia ci sarà – ha concluso il governatore–. Severo, rigoroso, ma ci sarà».

Fin qui Rossella Bocciarelli, sul Sole di oggi, a commentare la partecipazione, certamente irrituale e perciò stesso maggiormente significativa, del Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi al Comitato esecutivo dell’ABI.

E’ stato dato il via, con l’occasione, ad un tavolo di lavoro comune che dovrà esaminare i problemi strutturali del sistema bancario italiano, con un occhio particolare alla questione del credito alle imprese. Non ci si può che rallegrare della presenza vigile ed attiva della Banca d’Italia e della sua capacità di vigilare, non appena secondo la normativa, ma esercitando quella che nei libri viene definita propriamente come moral suasion. Tanto più che i nostri banchieri, per non smentirsi, si sono lamentati -questa volta del diluvio normativo e del trattamento dei crediti fiscali a fini di vigilanza- mentre il Governatore, come aveva già fatto in altre occasioni, li ha richiamati ad essere imprese “vere”. Dei tre richiami letti, quello più importante, continua ad essere quello della ricapitalizzazione degli istituti di credito: anche se i banchieri, non è difficile immaginarlo, si concentreranno sul tema della redditività, con conseguenze per le relazioni di clientela tutte da valutare. Confidando nella Vigilanza severa e rigorosa, per il momento, confidiamo solo nelle banche locali.