Road show è parola abusata, come quella “comunità finanziaria” che la utilizza e che, probabilmente, non sa nemmeno cosa sia una comunità, di qualunque tipo. Paolo Zucca, nel numero di sabato di Plus 24, tutto incentrato sul lavoro bancario, ha ragioni da vendere quando sottolinea i rischi di una formazione che sia poco più che funzionale all’attività di vendita e di collocamento di prodotti alla clientela.
La formazione tocca a quadri professionali e dirigenti, dice il giornalista, ai neo-assunti vengono passate, testuale “informazioni di funzionamento“, quelle che una volta in italiano si chiamavano istruzioni per l’uso. Fra formazione on-line -dequalificante come poche altre attività- e obblighi contrattuali, ovvero la formazione che si deve fare, nessuno (salvo la consueta eccezione delle banche locali) si preoccupa di aiutare il bancario a servire davvero il cliente, per quelle che sono le sue esigenze, sia esso un risparmiatore o una piccola impresa. E, soprattutto, nessuno lo aiuta a dare un senso al proprio lavoro.