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Banca d'Italia Banche Crisi finanziaria Mario Draghi

La prudenza non deve essere sacrificata a considerazioni di redditività.

La prudenza non deve essere sacrificata a considerazioni di redditività.

Con la crisi finanziaria, il contesto globale in cui operano le banche italiane è
cambiato. La competizione nella raccolta di fondi, anche nei confronti di debitori
sovrani, si è fatta più accesa. Il calo strutturale del volume di attività su alcuni
segmenti del mercato dei capitali comprime in via permanente i ricavi.
Nello scorcio del 2010 la posizione netta di liquidità a un mese dei principali
gruppi bancari italiani è rimasta mediamente positiva ma si è contratta. In gennaio  essi hanno tuttavia emesso obbligazioni per un ammontare – circa 10 miliardi – pari a  un quinto delle scadenze all’ingrosso di quest’anno; anche la capacità di raccolta a breve termine mostra miglioramenti, sebbene il volume e la durata dei collocamenti restino inferiori a quelli osservati prima della crisi dei debiti sovrani.
Mantenere adeguate riserve di liquidità è vitale per preservare la stabilità e per
continuare a finanziare l’economia reale, specie in un periodo in cui il mercato resta soggetto a repentine crisi di fiducia.

La prudenza non deve essere sacrificata a considerazioni di redditività.

Mario Draghi, intervento al Forex, Verona 26-2-2011

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Banca d'Italia Banche Mario Draghi Vigilanza bancaria

Asfissiante.

Asfissiante.

Mario Draghi, Governatore della Banca d’Italia, nel corso del suo intervento al Forex di Verona, in un passaggio a braccio, fa riferimento al giudizio espresso da “un anonimo banchiere” sulla stampa che ha definito “asfissiante” la vigilanza della Banca d’Italia sugli istituti di credito. “Ha fatto piacere a tutti noi“, scandisce all’indirizzo della platea.

ADN Kronos, 26 febbraio 2011