Appare comunque inevitabile (Chissà se l’ha capito 2?)
I ratios patrimoniali dei cinque maggiori gruppi bancari italiani stanno in media salendo. Alla fine di settembre il tier 1 ratio era al 9,0 per cento; il patrimonio di migliore qualità al 7,9 per cento delle attività rischiose; si collocava solo al 5,7 alla fine del 2007. Le banche italiane di minore dimensione hanno già oggi livelli di patrimonio mediamente in linea con i nuovi minimi regolamentari stabiliti da Basilea III. Esse coprono oltre metà delle occorrenze di credito delle piccole e medie imprese.
Per le banche maggiori, che fanno uso dei modelli interni di rating, sono stati confermati i meccanismi previsti da Basilea II per contenere l’assorbimento patrimoniale dei prestiti alle piccole e medie imprese. Anche quest’anno valuteremo la capacità di resistenza degli intermediari italiani a scenari particolarmente avversi, nell’ambito del nuovo ciclo di prove di stress sul sistema bancario europeo. L’esperienza già maturata consentirà agli intermediari e alla Vigilanza di interagire fruttuosamente per la migliore riuscita di
questo nuovo esercizio. Per giungere preparati al momento della piena entrata in vigore delle nuove regole sul capitale delle banche, il rafforzamento patrimoniale deve continuare, innanzitutto attraverso la capitalizzazione degli utili. Ci aspettiamo che, come per il 2009, gran parte dei profitti conseguiti lo scorso anno venga destinata ad accrescere la dotazione patrimoniale. Appare comunque inevitabile, non appena le condizioni lo consentiranno, che si ricorra anche al mercato dei capitali.