Locomotive.
L’espansione del PIL di Eurolandia ha battuto le previsioni, compensando gli effetti negativi delle misure di austerità in atto in Grecia e Spagna. Accade grazie alle locomotive Francia e Germania, soprattutto grazie a quest’ultima. Se la media europea è pari allo 0,8% in più rispetto allo 0,6% delle previsioni, la Germania realizza l’1,5%. Il contributo del nostro Paese non dev’essere stato entusiasmante, l’aurea mediocritas dei nostri padri romani resta un tratto anche della nostra economia. Ma mentre a Monaco si lavora, a Roma si discute di spiagge.
2 risposte su “Locomotive.”
Leggendo con gli occhi di un comune cittadino italiano l’articolo di Taino apparso sul Corriere della Sera sabato 14 maggio, non si può che rimanere stupiti di come un Paese possa risultare tanto compatto nello scegliere ed implementare una strategia per risollevarsi dalla crisi. Verrebbe da pensare che solo esseri extraterrestri sarebbero in grado di realizzare riforme a sostegno dell’industria attraverso accordi tra partiti di schieramenti opposti. E appare ancor più incredibile capacitarsi del fatto che sindacati ed imprese abbiano collaborato in questi anni, gli uni tenendo quasi fermi i salari, gli altri lanciandosi verso nuovi mercati, evitando licenziamenti e distribuendo premi ai propri dipendenti subito dopo la ripresa, come riconoscimento per aver stretto i denti durante la crisi.
In realtà l’autore non si riferisce ad avvistamenti di marziani oltre le Alpi, ma ad una mentalità, quella dell’eccellenza tedesca, verso cui solo pochi, qui, hanno intenzione di tendere veramente.
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Credo che il teutonico (o aspirante tale?) commentatore del post abbia ragione: si tratta di una questione culturale e di mentalità, che noi italiani non possediamo. Mi piacerebbe tuttavia che il discorso fosse approfondito, legando le considerazioni di Taino e non solo alle due Italie, quella del Nord e quella del Sud.
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