L’assemblea è sovrana.
Con questa frase si concludevano immancabilmente le petizioni di principio con le quali il Movimento Studentesco decideva cosa si dovesse fare nel mio liceo. Era un’espressione che serviva a tagliare il dibattito, a circoscrivere il dissenso e a farsi forti della volontà popolare che, immancabilmente, era dalla parte di qualcuno. Domani ci sarà l’assemblea, sovrana anch’essa (o forse no?), di Banca Popolare di Milano, le cui vicende economiche si intrecciano ormai strettamente con quelle giudiziarie. Banca Popolare di Milano è quella banca dove comandano i sindacati, la FABI in particolare, e dove, nel corso degli anni, sono passati alcuni fra i più bei nomi della scienza economico-finanziaria, dal prof.Schlesinger al prof.Cesarini, a Mazzotta, via via fino ad arrivare all’attuale, Massimo Ponzellini, dal carisma non certamente smagliante ma, a quanto pare, tuttora in sella con il placet dei sindacati. Sindacati che, non lo si deve dimenticare, comandano in BPM grazie al fatto di non ampliare il meccanismo delle deleghe (la proposta di portarle a 5 sarà verosimilmente bocciata domani in assemblea), controllando, attraverso l’associazione “Amici della BPM” una quota irrisoria, ma organizzata, del capitale. Nel frattempo mai che a nessuno di costoro sia mai venuto in mente di farsi qualche domanda: per esempio sul perché, nonostante tanti bei nomi transitati nel CdA, la Banca non esprima da anni risultati di bilancio lusinghieri ed il suo prezzo di Borsa sia da lungo tempo depresso; o perché l’ispezione di Banca d’Italia abbia rilevato tante e tali sofferenze da domandarsi cosa facciano gli uffici preposti al controllo ed alla misurazione del rischio di credito; in sostanza sul perché questo modello di governance (che è cooperativo per modo di dire: le Bcc perlopiù funzionano molto meglio di BPM) abbia fallito. Potrei aggiungere altro, sulla base della mia modesta esperienza personale: perché nel sistema di pagamento on-line di BPM si può entrare solo con VISA? Niente Amex, niente Diner’s, niente di niente, solo VISA? Perché ogni volta che sono andato a comprare i biglietti della Champions League nelle filiali dove mi sono recato (una in particolare: recidiva) ho avuto la sensazione che la gente facesse flanella? Posso lamentarmi di questa banca, senza esserne cliente? Certo che posso, sciaguratamente, per aver dato retta a qualcuno, ne sono azionista (per giunta non iscritto a libro soci).