Modello cinese.
In un appello al Paese, alcuni banchieri e finanzieri italiani hanno già richiesto il divieto della diffusione dei rating sui prodotti finanziari. I prossimi passi saranno la “temporanea” sospensione dell’obbligo di presentare un bilancio e la censura su tutte le notizie negative? Qualsiasi critica alle banche sarà considerata un reato di lesa maestà, punito con la reclusione da uno a cinque anni. E siccome è stato dimostrato che le Borse scendono quando a New York il tempo è brutto, sarà impedito ai giornali di riportare le condizioni atmosferiche e le previsioni sul tempo nella Grande Mela. Di fronte alla crisi del modello americano, i nostri banchieri e politici sposano il modello cinese: censura e repressione.
Luigi Zingales, Il Sole 24 Ore, 13 agosto 2011