Del governo, di nessun governo, ci si deve fidare.
(..) Molti dei capitali rientrati con lo scudo furono esportati per paura del comunismo: che essi siano ora perseguiti dai nipotini di coloro da cui erano stati fatti fuggire, potrebbe offrire qualche polemica battuta agli avversari: il segretario del Pd confida evidentemente in una storicistica giustificazione (del ricorso delle cose umane nel risurgere che fanno le nazioni).
Si son strabuzzati gli occhi quando Maurizio Lupi, vicepresidente PdL della Camera, l’ha trovata «di buon senso». Poi, visto che Berlusconi «non scarta a priori» (perché stavolta è di Tremonti il cuore che dovrà sanguinare?), qualche statista del PdL ha la pensata di giocarla al ribasso e salvarsi l’anima («quanti punti, figliolo?»). Ma come? Ancora ridono alle battute su dove iniziamo e dove finiamo le guerre, l’incertezza del diritto è tra le maggiori cause per cui non attiriamo capitali stranieri, il Governo ha dovuto fare questa manovra perché l’Europa che conta aveva trovato quella del mese scorso carente di affidabiità: e noi forniamo la certificazione bipartisan che – come dice la saggezza popolare – del governo, di nessun governo, ci si deve fidare.
Franco Debenedetti, Il Sole 24 Ore, 18 agosto 2011