Mancanza di investimenti ed obsolescenza degli impianti conducono alla rovina aziendale (Inter-Juventus 1-2).
Non ci sarebbe molto da dire, nè da citare, se non questo pezzo, strepitoso, di interistiorg.org (http://interistiorg.wordpress.com/2011/10/28/ventisette-sono-troppi/)
Motta infortunato: davvero a volte si è pedine dell’imponderabile. Poli che riesce a essere ancora meno utile di quando contribuì a una retrocessione. Nagatomo, dal Giappone al Cesena, fino alla grande platea: con questo curriculum raramente non nascono fenomeni. Un trentottenne titolare fisso in uno sport professionistico di movimento. L’uruguaiano in fiore che ha giocato contro lo Strømsgodset ma non se ne è accorto nessuno e quindi non è schierabile in Champions. Tanto è infortunato, come tutti, compreso il portiere, che tre anni fa è uscito indenne da uno schianto in curva su una Lamborghini ma da due si stira guardando xFactor. Zarate preso in corsa per via di un’emergenza in attacco di cui non si era accorto nemmeno Zarate. Stankovic più fragile di un bicchiere façon de Venise. I sudamericani col daiquiri in mano mentre in Cina si giocava la Supercoppa. Paolillo che in italiano sa solo dire “Sono illazioni”, per il resto parla in cinese perché è convinto che il grande futuro dell’Inter sia in quel mercato. Gasperini che non è riuscito manco a farsi esonerare in ottobre; no, a settembre; che allora per avere gli stessi risultati identici potevano metterci l’orsetto Knut che almeno potevamo rovesciarlo sulla schiena e fargli i grattagrattatopolone.