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Banche BCE Silvio Berlusconi

On the edge of the financial and social disaster.

On the edge of the financial and social disaster.

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Banche BCE Crisi finanziaria Economisti Liquidità

Our people will suffer avoidable and potentially lasting damage.

Our people will suffer avoidable and potentially lasting damage.

Central bank officials have wasted too much time over the last year worrying about how their institutions would appear to markets, to politicians and to the public, were they to undertake more stimulus. Sometimes you have to do the right thing even if the benefits take time to become evident. If we do not undertake the monetary stimulus that the grim outlook calls for, then our economies and our people will suffer avoidable and potentially lasting damage.

Adam Posen

New York Times, 21 novembre 2011

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Crisi finanziaria Giuliano Ferrara Giulio Tremonti Silvio Berlusconi

Lettere ad improvvidi incapaci (non leggete la realtà).

Lettere ad improvvidi incapaci (non leggete la realtà).

Caro senatore Bondi, lei se la conta giusta. Anche troppo giusta. Avete condotto al disastro una grande avventura politica, e alla fine avete anche ammazzato, imbavagliandolo, il suo e vostro padre, Berlusconi. L’ipocrisia, peraltro da noi scarsamente frequentata anche nelle dure battaglie difensive di questi anni, è finita. Non siete una classe dirigente.

Non leggete i libri e i giornali e i documenti giusti, non leggete la realtà che confligge con la vostra vanità, siete stati ineffettuali e autoreferenziali, non sentite il peso della opinione popolare e non sapete trattare le élite, vi siete comportati da isterici in difetto di volontà. L’attenuante del circo mediatico-giudiziario e di una Repubblica dei parrucconi, che vi hanno perseguitato con notorio accanimento, è appunto solo l’attenuante di un giudizio di severa e inappellabile condanna. Non altezzoso, ma definitivo. Militante, per così dire. Punto.

Sopra tutto, nell’ultima e ingloriosa curva avete buttato a mare l’unica riforma coraggiosa e decisiva che avevate prodotto con l’anomalia felice di Berlusconi: un paese sorridente e padrone di sé, un paese che vota quando si cambia il governo, con i suoi vizi odiosi ma con la capacità di dirsi e di dire la verità a un’Europa sempre più arcigna, a banchieri sempre più volitivi che si preparano a fare deflazione e recessione con un prelievo bestiale per la ricapitalizzazione del debito pubblico.

Tremonti ha responsabilità ovvie, ma bisognava dirlo a tempo, quando tentammo l’ultima battaglia per la crescita economica. Un debito che non era vostra esclusiva responsabilità, che era sostenibile e che è scoppiato perché Merkel e Sarkozy hanno deciso di deridere Berlusconi e la democrazia in Europa. Non essendo fazioso, apprezzerò, se saranno accettabili, le cose buone fatte dal governo del Preside, segno di sospensione della democrazia e di avvilimento dell’Italia a stato minore, a nazione commissariata, perché credo nel gioco duro ma corretto, ma l’operazione politica che lei mi vuole giustificare, con argomenti purtroppo penosi di scaricabarile, la denuncio come una vergogna istituzionale e come una sconfitta per tutti, sinistra e destra.

Giuliano Ferrara, Il Foglio, 19 novembre 2011