Se ne occupa il ragioniere, io resto sempre un falegname.
Un bel pezzo di Mario Gerevini sul Corriere del giorno di San Silvestro accende i riflettori, rigorosamente tenuti spenti dal coraggioso quotidiano locale, Il Resto del Carlino, sul riminese Luigi Valentini, uno dei più grandi produttori europei di mobili in kit. Valentini, le cui industrie metteranno lunedì prossimo 215 dipendenti in CIG, ha “scudato” la modica cifra di 20 milioni di euro, serviti, a quanto pare, per investire nella INVAG e attraverso una fiduciaria sammarinese in un significativo pacchetto di azioni Generali (1,35%). Suggeriamo all’ottimo Gerevini di approfondire ulteriori interessanti aspetti del capitalismo relazionale all’italiana. Quello per cui lo stesso Valentini è socio della principale impresa di costruzioni di Rimini, quella che non risente mai di crisi di sorta, la Ge.Cos. spa, quella che ha realizzato la Darsena (ma soprattutto la parte commerciale della medesima), quella che trasforma in oro tutto ciò che tocca: quella che riuscirebbe a costruire sopra Atlantide, se mai la ritrovassero. Quella alla quale nessuna amministrazione, rigorosamente democratica, della capitale del turismo, ha mai negato alcuna autorizzazione ad edificare. Valentini, alle domande maliziose del giornalista sulle fiduciarie, ha risposto che lui non se ne occupa, se ne occupa il ragioniere, lui resta un falegname. Ah, il Rettore dell’università di Urbino, quella che gli ha conferito la laurea honoris causa, è un politico riminese, il Magnifico e Chiarissimo prof.Sergio Pivato.