Una volta toccato il fondo, si può sempre scavare.
C’è sempre un seguito a certe storie, quelle raccontate settimana scorsa. Mi chiamano dalla associazione di imprese che mi ha rappresentato il caso di quel socio con molti più debiti che fatturato, e che si è rivolto all’associazione stessa per chiedere “nuova finanza”. Forti di quanto ci eravamo detti, i due funzionari, con una relazione ben scritta e corretta dal prof, avendo sperimentato davanti allo specchio tutto il discorso, carichi di serietà professionale e di comprensione umana, si sono recati presso l’azienda, per parlare con il responsabile amministrativo.
Quest’ultimo, non proprio uno scappato di casa, almeno all’apparenza, dopo aver ascoltato i nostri eroi, ha risposto, molto piccato: “Riferirò al sig.*** che non siete in grado di procurare un appuntamento per procacciare una nuova relazione bancaria.”
Mentre sto scrivendo si discute con il prof.Maffè su twitter riguardo alla cultura ed alla preparazione media delle banche, delle Pmi e dei professionisti che le assistono: stiamo parlando di incentivi, secondo il collega “assenti”, per le banche nel valutare bene le imprese. Può essere, probabilmente per le grandi banche è vero e Basilea 2 ha rappresentato la spinta ufficiale e giustificatoria al disimpegno. Resta il terreno delle imprese: nel quale più scavare, sarebbe ora di cominciare ad arare e seminare.