Irredimibili.
Leggo con incolpevole ritardo il post dell’ottimo Simone Spetia, con alcuni commenti, pienamente condivisibili, sulle surreali -quanto dirigistiche- proposte che il Pdl sta portando avanti quanto al rapporto banche-imprese, nel solco di una tradizione che lo ha visto, soprattutto negli ultimi tempi, più impegnato a straparlare che a fare proposte. Le proposte si commentano da sole e quanto detto da Spetia non può che vedermi concorde. Noto che ciò che nessuno sottolinea, nel pieno della sbandata statalista e socialisteggiante del Pdl, continua ad essere la questione della liquidità, ovvero il fatto che i denari BCE servono solo ad impedire nuovi, drammatici, rientri. Se i principali dirigenti del Partito dell’Amore (non tutti, grazie al cielo, straparlano) continuano a non capirlo, sono irredimibili: come il prestito del fascio littorio, come certi imprenditori veneti di cui abbiamo testimonianza su twitter, come certe banche che dopo avere dato credito solo al settore delle costruzioni, non sanno più neppure per sbaglio come è il resto del manifatturiero, quali siano i problemi e quali le possibili soluzioni. E senza redenzione, non c’è speranza.