E’ insopportabile non poter più immaginare il futuro per sé (Uomini, quasi sempre).
Uomini, quasi sempre. Perché per quella metà del cielo il suicidio è via di fuga da
sempre più praticata. Ma anche perché, come dice a proposito della Grecia la psichiatra Eleni Beikari (che con l’organizzazione non governativa Klimaka gestisce un telefono amico), “gli uomini soffrono di più per la perdita del senso di dignità e di orgoglio” legata alle difficoltà economiche. Aggiunge lo psicologo Claudio Risé che “per l’imprenditore e il padre di famiglia, è insopportabile non poter più immaginare il futuro per sé, per i propri figli, per i dipendenti. E’ il dramma di chi non sa fare i conti con il senso di catastrofe, di rovesciamento
delle aspettative individuali e collettive. Un dramma soprattutto maschile”.
Nicoletta Tiliacos, Il Foglio, 7 aprile 2012