Considerazioni iniziali.
Oggi è stata la prima volta di Ignazio Visco all’assemblea generale di Banca d’Italia. Le sue Considerazioni Finali sono tra i documenti del blog, vale la pena di leggerle per intero: Visco, peraltro, al termine della lettura ha chiesto come di consueto dispensa dalla lettura del bilancio della Banca, affermando tuttavia che gli sarebbe piaciuto poterlo illustrare.
Il neo-governatore ha un piglio diverso dal precedente, ma la sicurezza che ha mostrato non era neppure lontana parente della sua prima uscita pubblica, al Forex di Parma. E dietro la cortesia del gentiluomo meridionale, il Governatore non ha lesinato critiche e stimoli.
Me ne restano impressi alcuni, forse per sensibilità, forse per consonanza: così come mi ha stupito sentirlo affermare che in Italia non è scoppiata alcuna bolla immobiliare (probabilmente in rapporto alla Spagna è vero: ma basterebbe leggere il Corriere di ieri per farsi un’idea della pazzesca sovrapproduzione dei soli capannoni).
Anyway, per chi vuole capire:
- le imprese sono sottocapitalizzate e non è pensabile che continuino in questo modo; la ricerca e l’innovazione, peraltro, si finanziano con capitale di rischio;
- l’erogazione dei credito alle imprese non è calata, anche se nei mesi ha mutato assetto: resta un calo della domanda e, soprattutto, un ampio degrado della qualità del credito;
- la qualità della relazione con il cliente non è un costo, è un fattore positivo da valorizzare; motivo di grande riflessione per tutti i grandi manager delle grandi banche, per i quali la banca di relazione è affare dei piccoli, qua-si-fa-solo-transazione;
- le banche devono ridurre i Consigli di amministrazione, ridurne i componenti, ridurne i compensi: devono spendere meno ed essere più efficienti, vale per i piccoli, come per i grandi;
- e, infine, la fuoriuscita dalla crisi è questione, come sempre, di responsabilità personale. Solo riprendendola in mano si può pensare di farcela.