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Quale credito per le Pmi: alcune considerazioni.

Quale credito per le Pmi: alcune considerazioni.

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La presentazione nella giornata di ieri della seconda edizione della ricerca di CNA Piccola Industria Rimini (in Documenti) sul tema delle relazioni di clientela ha rappresentato un’occasione importante di dibattito e di approfondimento, sia per gli interventi succeditisi, sia per gli argomenti emersi. In particolare, e forse per la prima volta dopo tanti anni, banche ed imprese hanno ricominciato a parlarsi in termini di partnership, superando lamentele e pregiudizi oppure, più semplicemente, valorizzando quel che si può fare rispetto a ciò che non è stato fatto. Così il tema della trasparenza dei bilanci delle Pmi si è intrecciato a quello della condivisione di giudizi e valutazioni da parte delle banche, soprattutto locali, senza dimenticare la questione del capitale umano e dei giovani, anche in riferimento alle start-up ed alla creazione di impresa (inquietante la constatazione riguardante il mancato utilizzo di numerosi plafond a favore della creazione di impresa da parte dei giovani ed i numeri dell’emigrazione dei giovani stessi che vanno via da Rimini). Resta molto lavoro, soprattutto formativo (e perciò educativo) da fare: nella consapevolezza che, per quanto generosa, nessuna banca potrà mai sostituire la responsabilità e l’iniziativa personale con un finanziamento.

Di johnmaynard

Associate professor of economics of financial intermediaries and stock exchange markets in Urbino University, Faculty of Economics
twitter@profBerti

Una risposta su “Quale credito per le Pmi: alcune considerazioni.”

Professore tutte belle parole ma e’ finito il tempo delle vacche grasse e gli asset non profittevoli devono essere dismessi – Certo ci sono categorie portatrici di interessi per l’aereoporto ma non hanno imprenditorialità per coglierne i vantaggi ed entrare a far parte di un sistema di filiera
Gli albergatori riminesi (o meglio la maggior parte ) sono privi di managerialita’ le uniche competenze cha hanno saputo sviluppare in questi anni sono l’evasione e l’accumulo di patrimonio immobiliare con i proventi di quest’ultima

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