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Alessandro Berti Educazione Università

In morte di Attilio Giampaoli.

In morte di Attilio Giampaoli.

attillo_giampaoli Ieri è mancato il prof.Attilio Giampaoli. E’ stato il mio Maestro, mi ha insegnato tutto quello che io, a mia volta, ho insegnato. Quando ci ritrovammo, all’inizio degli anni ’90, rimessi in contatto dopo l’esperienza milanese in Cattolica, io da studente, lui da assistente del grande Confalonieri, mi chiese cosa volevo fare, cosa mi piacesse, cosa mi interessasse. E ricordo bene la sua faccia quando gli dissi che volevo occuparmi di bilanci (credevo ancora all’analisi per indici) delle imprese, di valutazioni di equilibrio e solvibilità: stesse inclinazioni, strumenti sbagliati. Ha avuto pazienza, ne ha avuta tanta con me, basterebbe pensare alle prime, illeggibili cose, che scrivevo: mi ha insegnato il mestiere, mi ha insegnato a vedere persone e imprese, anche e soprattutto attraverso l’incontro, nell’essenza del loro fattore umano, senza tuttavia dimenticare mai i “numeri duri“, quelli dei bilanci.

Mi diceva, peraltro, che il sistema bancario era non riformabile, riponeva la sua speranza nelle Pmi. Spesso mi ha detto che mi illudevo di poter riformare le banche dal di dentro: non ho smesso di crederci, ma talvolta penso che abbia avuto ragione lui. Non si è mai stancato di correggermi, senza mai farmi sentire un somaro, come certamente ero, quando all’inizio arrancavo dietro alle sue parole ed alla tecnica bancaria, che mi stava insegnando.

Se amo così tanto insegnare, lo devo a lui, che me lo ha fatto ammirare, che mi ha coinvolto, che mi ha fatto capire perché c’era la fila degli studenti per avere la tesi da lui. Quando faccio la somma di tutti quelli che si laureano con me, e sono tanti, alla fine di ogni anno accademico, penso che lui avrebbe fatto lo stesso. Sapeva valorizzare tutti, anche quelli cui tu non avresti dato un centesimo, anche quelli che, seppure non per colpa loro, non sapevano scrivere in italiano: e mi diceva, ricordandomi la sua storia di uomo che si era fatto, letteralmente, da solo, che quelli che studiano e lavorano fanno una fatica inimmaginabile.

Non mi ha mai trattato come un servo: conosco molti Colleghi che, in assoluta buona fede e consci di dovere pagare lo scotto della gavetta, trattano ricercatori ed assistenti come carne da macello. Attilio non l’ha mai fatto, chiamandomi sempre amico e trattandomi come tale. Di questo, e di avermi insegnato il mio lavoro, non lo avrò mai ringraziato abbastanza.

E’ proprio vero che da qualcuno si impara ciò che si insegna. E che si conosce solo quello che si ama. Addio Attilio, grazie di tutto quanto. Che Dio ti benedica.

Di johnmaynard

Associate professor of economics of financial intermediaries and stock exchange markets in Urbino University, Faculty of Economics
twitter@profBerti

12 risposte su “In morte di Attilio Giampaoli.”

Ciao Prof., ricordo bene quanto stimassi Giampaoli ed i suoi commenti sui mercati finanziari, non proprio esaltanti, dei primi anni 2000. Aveva ragione!
A.

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Carissimo Prof., toccanti e piene di riconoscenza le sue parole….Anche a me, un giorno, piacerebbe che qualcuno mi ricordasse con tanto affetto, stima e gratitudine…..P.R.

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Attilio è stato per me un prima che un professore un amico. Mi ha aiutato a terminare il mio percorso di studi universiari a Milano alla Cattolica. Lo chiamavamo il “gigante amico” per la sua statura sia fisica che morale. Mi ha insegnato a non arrendermi mai, a guardare le cose nella giusta ottica. per caso e con amarezza ho appreso della sua dipartita.

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Ho saputo soltanto oggi la triste notizia della scomparsa del Prof. Attilio Giampaoli; ho avuto la fortuna di averlo prima come Profesore di Tecnica Bancaria e poi come relatore della tesi (eravamo a metà degli anni 90). Il Prof. Giampaoli mi ha insegnato MOLTO; era una persona eccezionale dal punto di vista umano e, dal punto di vista didattico, aveva la capacità di spiegare, con parole semplici, concetti difficili. Vorrei ringraziare anche John Maynard (che all’epoca ho avuto come Assistente), che mi sembra stia seguendo la strada indicata dal Prof. Giampoli.

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E’ solo oggi, venerdì 9 agosto 2013, che apprendo della morte del mio piu’ grande Maestro di vita…. Se oggi sono quello che sono lo devo a chi ha creduto in me, mi ha dato fiducia e ha saputo risvegliare la mia grande forza interiore e irremovibile determinazione a migliorare in tutti i settori della vita. .L’ ultima volta che ci siamo sentiti telefonicamente è stato nel dicembre 2012 in occasione della festa di natale..
Tra pochi giorni avrei voluto venire a trovarla alla ‘ Casa del padre ‘ tra Fano e Pesaro. Avrei voluto salutare ancora un’ ultima volta il mio grande Maestro di vita a cui oggi devo tutto il mio successo.

<>.

Un grande saluto a Damiano e Gisella: Marco Galeazzi.

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Solo oggi sono venuta a conoscenza di questo blog.
Sono commossa e senza parole.
Il vuoto che mio marito ha lasciato è immenso.
Grazie a tutti dal profondo del cuore.
Gisella Giampaoli

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Ho conosciuto Attilio Giampaoli all’inizio degli anni ’80 e siamo diventati amici semplicemente, naturalmente, come era possibile solo con Attilio (lui un gigante e io piccolino). Vivendo io a Napoli e lui a Milano non ci si vedeva quasi mai, ma ci sentivamo spesso e lui mi inviava puntualmente copia dei libri che scriveva. Ad inizio anni ’90 ci siamo persi di vista, ma io l’ho sempre ricordato con profonda stima e grande affetto. Mi resta la tristezza e il rammarico di non aver cercato di rintracciarlo, anche se spesso ci ho pensato. Mi resta il dono della sua amicizia, l’amicizia di una persona unica, delle lettere che a volte mi scriveva (terminando sempre “con amicizia e stima”) e i suoi libri.
Ciao Attilio, ciao amico mio, per tutto quello che mi hai raccontato della tua vita e per tutto quello che sei stato nella vita per tanti di noi, sono certo che Nostro Signore ti ha voluto accanto a sé.
Renato Principe

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Parlando con un funzionario della MPS di Castelgrande è saltato fuori la mia laurea con la tesi del Prof. Giampaoli. Mi è venuta la voglia di sapere come stava e ho inserito il suo nome su Google. E’ stata una pugnalata al cuore apprendere che il caro Attilio non c’è più. E’ stato un grande Professore e un Grande Amico, apriva la sua casa a tutti e si offriva con generosità e semplicità. Addio e la sua anima riposi in pace.

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Navigando in internet alla ricerca di alcuni testi, ho pensato che mi sarebbe stato utile collegarmi con la pagina di Attilio, lì certamente avrei trovato qualcosa che mi poteva interessare. Quando invece negli abstract ho letto “In morte di Attilio Giampaoli” penavo non fosse lui, non si trattasse dell’amico, professore ma soprattutto Maestro di vita Attilio. Sono rimasto letteralmente interdetto.
Dopo gli anni alla Cattolica, lui assistente io studente cresciuto (quante volte abbiamo pranzato insieme, Attilio, il venerdì prima delle lezioni ?, quante confessioni personali reciproche ?), ci siamo persi di vista.
Trascorsi 10 anni senza vederci sono venuto a trovarti a Fano con mia moglie, “la tua sposa” come la chiamavi tu, anche lei entusiasta della tua conoscenza, e ci siamo abbracciati con grande immenso affetto fraterno che solo tu sapevi trasmettere. Eravamo due amiconi che si ritrovavano dopo tanto tempo. E poi tanti altri ricordi.
Grazie Attilio per tutto quello che mi hai insegnato non solo per la professione ma soprattutto per la vita.
Un grande abbraccio commosso e, confesso senza ritegno, con qualche lacrima.
Ciao Attilio, Maestro,Grande Uomo, Saggio, Giusto
Riposa in Pace.

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Ho appreso ancora oggi la morte del Professore Giampaoli. Un grande uomo un grande insegnante. Ricordo tutte le volte che andavo a lezione il tuo saluto in piazza a Urbino non mancava mai. Sei stato un maestro. Una serietà e professionalità unica da prendere come esempio. Carissimo prof. conservo ancora il tuo libro di tecnica bancaria “Banca e impresa”. Voglio ricordarti cosi: il fabbisogno finanziario. R.I.P. ATTILIO GIAMPAOLI

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Mi dispiace tantissimo, solo ora ho appreso la notizia. Carissimo Prof. Giampaoli ricordo tutte le volte che scambiavamo i saluti in piazza a Urbino. Una persona umile, distinta e seria. Grazie per il tuo insegnamento. Voglio ricordarti cosi: “il fabbisogno finanziario”. R.I.P. spero un giorno di incontrarti.

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In questi giorni di estate 2017 mi è tornato, forte, il ricordo del Prof. Lui era quel tipo di persona che, attraverso la propria statura, riusciva a motivare gli altri dando loro valore, quello che magari nessuno fino a quel momento, tanto meno un Professore Universitario, aveva dato loro. E così fu anche con me. Come non ricordare la sua autorevolezza e come amava dimostrarla… volendo far ben comprendere le sue teorie con la voglia di trasmettere conoscenza, con intelligenza, creatività e positivo spirito critico. Ecco che per me tutto cominciò a cambiare, nella testa di un ragazzo abituato alle gerarchie, la piramide comincia a rovesciarsi, scombinando tutto! Che Fortuna è stata incontrarti Attilio, che fortuna avere avuto qualche spazio della tua confidenza, Ora che ho il mio studio, ora che lavoro nel campo che amavi tanto con le banche e le imprese, quanto mi piacerebbe condividere con te esperienze e riflessioni. Dopo queste parole sicuramente avresti esclamato “Che gran paraculo che sei!”, accompagnando con una risata e magari, con la tua manona mi avresti dato una carezza, chissà
Per sempre un Tuo allievo, Cristiano

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