Bar-collando: drink yourself (and enjoy your debt).
Cuore, settimanale satirico d’antan, aveva una rubrica intitolata, se non erro “Fotografa l’insegna più idiota di un negozio della tua città”. Non so se l’insegna in questione, vista nel corso di una passeggiata di salute (letteralmente) avrebbe concorso degnamente per il titolo.
A me ha fatto riflettere, insieme alle due aperture contestuali (sabato 21 nel pomeriggio) di ben due nuovi bar in una città che fatica a tenere dietro alle chiusure di altri bar, gelaterie, ristoranti etc… Sarebbe interessante sapere se le due new-co in questione (con rispetto parlando per le new-co) abbiano fatto il tutto a debito oppure ci siano dei capitali: conoscendo il terziario arretrato riminese (e fanno due debiti di citazioni a Michele Serra) penso che il quoziente di indebitamento sia elevato e dunque ardua la riuscita.
Forse sarebbe il caso di ricordare (già… ma a chi? associazioni di catagoria? consulenti? commercialisti?) che le imprese neo-costituite hanno una mortalità elevatissima nei primi tre anni di vita a causa, nell’ordine di: mancato raggiungimento del punto di pareggio, carenza di pianificazione finanziaria e assenza di business plan, scarsità di capitale di rischio ed eccesso di indebitamento, volontà di creazione dell’impresa fondata sulla creazione di uno o più posti di lavoro per il titolare/i. Ovvero, ciò che in questo momento viene magnificato come eroico, anche da qualche spot ruffiano…
Il realismo, virtù cristiana anche a Natale, imporrebbe di chiamare le cose col loro nome: stiamo parlando di neo-imprese marginali, destinate a fare a cazzotti con chi è già presente su un mercato saturo ed a gonfiare, almeno in nuce, la lista degli iscritti al movimento dei forconi. Lo stesso realismo che mi fa dire, Dio mi perdoni, che la colpa per una volta tanto è davvero delle banche: che al terziario arretrato non dovrebbero più dare un centesimo.
Per scegliere solo gente con progetti callosi, mani ruvide, primario e secondario che sia: ma che producano qualcosa, qualsiasi cosa.
Buon Natale!
Una risposta su “Bar-collando: drink yourself (and enjoy your debt).”
Sempre profondo Alessandro e purtroppo inascoltato
"Mi piace""Mi piace"