“L’altro tema su cui anche all’interno del governo ci sono forti dubbi è quello della nuova ipotesi di proroga al 31 dicembre del blocco dei licenziamenti, blocco iniziato lo scorso 17 marzo con scadenza il 17 agosto. Si guarda all’esperienze di altri Paesi europei, come la Francia o la Germania, dove il divieto riguarda solo chi prende i contributi pubblici. La bozza contiene una deroga per i soli casi di fallimento o di liquidazione con cessazione. «Non viene assicurato un bilanciamento tra le scelte organizzative dell’impresa e l’articolo 41 della Costituzione – sostiene Arturo Maresca (diritto del Lavoro all’Università la Sapienza di Roma) – le uniche esenzioni previste dalla bozza del Dl fanno riferimento alla chiusura totale dell’azienda per fallimento e non di una parte di azienda quando non è più in grado di proseguire l’attività a causa di un ridimensionamento degli ordini».“
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