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Buona Pasqua (di speranza, di lavoro, di lotta e di governo).

Buona Pasqua di lavoro

Giotto, Cappella degli Scrovegni.

Buona Pasqua di Resurrezione a tutti.

A quelli che lavorano e a quelli che non lavorano, a quelli che “però il Governo Draghi è come quello di Conte“, “Speranza è ancora lì!” etc…; ho letto un post su FB, circa una settimana fa, che riprende il sito di Atlantico e che imputa al suddetto Speranza l’appartenenza a un fabianesimo di impronta dalemiana e amenità similari. E’ Speranza, suvvia, non mi pare un nuovo Hegel (lascerei da parte Carletto Marx, absit iniuria verbis).

E poiché è proprio San Paolo a ricordarci che “la speranza non delude” penso che il modo migliore per farci gli auguri, diversamente da un anno fa, sia nel senso di una responsabilità accresciuta per ognuno di noi, nei propri ambiti, nella propria realtà, in ciò che deve fare giorno per giorno. Un anno fa mi sono trovato spesso a rispondere, a chi mi chiedeva cosa si dovesse fare, che dovevamo fare bene, per quanto reso possibile dalle circostanze, il nostro lavoro, pur con tutti i limiti, nostri e delle circostanze stesse.

Un anno dopo l’augurio è lo stesso: perché riprendere a fare le cose come prima sarà solo per chi ha una vita priva di memoria. Andiamo avanti con più voglia di fare di prima, sapendo che le cose da fare, le occorrenze, anche se si possono fare più facilmente, perlomeno alcune, richiedono presenza a sé stessi e senso di responsabilità. Ovvero, saper rispondere a quello che la realtà richiede, senza lamentarsi e basta, come saremmo tentati di fare (e talvolta di fare solo quello): lottare e governare significa non smettere mai di desiderare, di cercare il bene. Significa che se sono un addetto alla sanità e non voglio vaccinarmi vivo fuori dalla realtà; significa che se sto cercando un lavoro, la realtà mi dice che il lavoro sta cambiando; significa, più modestamente, per quello di cui ci occupiamo, che anche andare in banca a chiedere dei soldi non sarà più la stessa cosa. E poiché responsabilità viene dalla stessa stessa radice del verbo rispondere, proponiamo a tutti di lavorare su questo, di discutere, di approfondire le questioni. Ne riparliamo dopo Pasqua.

Perché se arriva la salvezza, dobbiamo esserne degni.

Di johnmaynard

Associate professor of economics of financial intermediaries and stock exchange markets in Urbino University, Faculty of Economics
twitter@profBerti

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