Il problema fondamentale è che una generazione di macro-economisti è giunta ad accettare una teoria, quella del comportamento razionale delle persone, che è viziata alla base. E come ha dimostrato lo statistico Leaonard “Jimmie” Savage nel 1954, se la gente segue determinati assiomi razionali si deve comportare come se conoscesse tutte le probabilità e avesse fatto tutti i calcoli appropriati.
Gli economisti dunque partono dal presupposto che la gente usi effettivamente tutte le informazioni pubblicamente disponibili e conosca, o si comporti come se le conoscesse, le probabilità di tutti gli eventi futuri concepibili. Le persone non sono influenzate da nient’altro che dai fatti, e le probabilità sono considerate come fatti. Aggiorniamo queste probabilità non appena diventano disponibili nuove informazioni, e dunque qualsiasi cambiamento nel loro comportamento va attribuito alla loro risposta razionale ad informazioni effettivamente nuove.
E se gli attori economici sono sempre razionali, allora non può esistere nessuna bolla, cioè nessuna risposta irrazionale del mercato.
Robert J.Shiller