Regno Unito, Johnson promette New Deal da 5 miliardi.
Investimenti statali per 5 miliardi di sterline, da destinare alle infrastrutture e ai servizi pubblici al grido di “costruire, costruire, costruire”. E’ questa la ricetta ‘keynesiana’ illustrata oggi dal premier conservatore Boris Johnson in un discorso a Dudley, non lontano da Birmingham, per sostenere la ripresa dell’economia nazionale investita dagli effetti della pandemia di coronavirus su produzione e occupazione. Johnson ha citato apertamente come esempio “il New Deal” del presidente americano Franklin Delano Roosevelt, varato negli anni ’30 con una massiccia componente di intervento pubblico dopo il crac del 1929, e ha detto che il suo governo vuole “abbracciare la gente in un tempo di crisi”. Una crisi grave, ha ammesso, ma che può diventare una opportunità per “costruire case, migliorare l’Nhs (il servizio sanitario nazionale britannico), ricucire l’indifendibile gap di opportunità, produttività e connessione (online) fra le diverse regioni del Regno Unito”.
Questo sul Sole 24 Ore on line di oggi: aggiungerei, di mio, 5 minuti di vergogna nell’angolino della propria cameretta per tutte quelli che hanno straparlato contro Keynes senza sapere nemmeno chi fosse; e, l’altra cosa, siamo ancora così sicuri che la Tatcher fosse una grande statista?
P.S.: sul fatto che la Brexit sia stata una stupidaggine direi che il dibattito ha raggiunto conclusioni pacifiche e ampiamente condivise.