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I molteplici mestieri di una banca “regionale”.

Quando non capisci cosa fa esattamente una banca o un’impresa io ho sempre fatto una sola cosa: sono andato a vedere i conti. Il sito di Silicon Valley Bank fornisce informazioni per la verità assai scarne, pur sempre migliori di quanto non forniscono i siti di molte società italiane, che hanno il malcostume di non depositare i bilanci e pagare una sanzione amministrativa pur di non mostrare i conti alla concorrenza.

Detto ciò, nell’illustrazione dei conti stessi*, SVB è presentata così: U.S. venture-backed technology and life science companies bank with SVB. Yahoo finance la presenta come una banca privata ma, soprattutto, come investment bank e già qui si comincia a capire che qualcosa non va se una banca regionale o di deposito fa la banca di investimento (leggendo nel sito fa molti mestieri, tutti la cerca(va)no, tutti la vo(levano)gliono.

Il totale della raccolta presso la clientela al 31.12.22 è pari a 342 miliardi di $, con prestiti che ammontano a soli 74 miliardi di dollari (poco meno del 20% della raccolta) mentre i cosiddetti assets, parola misteriosa dietro la quale si può celare la qualunque, ammontano a ben 212 miliardi di $ (pari al 62% della raccolta). Parrebbe la re-incarnazione di ciò che in Italia e in Europa non è più possibile fare (e che a Bancaria non si spiega più), ovvero la trasformazione dei rischi e delle scadenze. Non si potrebbe fare nemmeno negli States, che aderiscono agli accordi di Basilea ma che probabilmente vi aderiscono come a una bocciofila.

La domanda è: che cosa sono quei 212 miliardi di dollari di assets se questa è una banca che serve la start-up?? Quanto rischio è insito in quella voce e quanto di esso è stato coperto da capitale? A quanto pare poco, se è vera la vulgata (ma lo sa solo la FED e non lo dirà certamente a noi, per non perdere il capitale reputazione invero assai modesto in termini di Vigilanza), si trattava di titoli a tasso fisso che in caso di rialzo dei tassi si deprezzano: già, ma quali titoli?

E se solo il 20% della raccolta è destinata a prestiti come fai a definirti banca regionale, al servizio delle start-up? L’unica cosa che fai per le start-up, a parte il 44% delle IPO U.S. venture-backed technology and healthcare in 2022, è raccogliere i loro conti correnti, i loro depositi, i loro risparmi. Insomma fai la banca di deposito: che noia, che barba, che noia, sembra una qualunque BCC, con rispetto parlando. E invece rischi assai: vuoi trasformare i rischi e le scadenze, facendo contemporaneamente corporate finance e una quantità di altri mestieri che non ti si addicono, se non per la location.

C’è qualcuno che dovrebbe impedirtelo? Sì, la FED: ma il genio trumpiano ha fatto approvare una legge con requisiti patrimoniali meno stringenti proprio per questo genere di banche, legge bipartisan approvata all’unanimità.

Cherchez l’argent.

*Based on PitchBook dataLearn more

Di johnmaynard

Associate professor of economics of financial intermediaries and stock exchange markets in Urbino University, Faculty of Economics
twitter@profBerti

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