Dedica.

Devo ringraziare il mio professore ALESSANDRO BERTI. Esso è stato la mia guida in questi tre anni a Urbino. All’inizio era un professore come tanti altri; con il tempo, ho imparato ad apprezzarlo e rispettarlo, non per il suo ruolo, ma per come lo svolge. Ha sempre cercato di insegnare qualcosa ai noi ragazzi piuttosto che darci un semplice voto. Inutile dire quanto sia stato fondamentale nella realizzazione di questo lavoro. Senza di lui non penso che sarei riuscito a farlo in cosi poco tempo e cosi bene (spero). I miei più veri ringraziamenti vanno però per quello che ha fatto per me oltre al suo normale compito di insegnante e relatore. Lui ha sempre creduto in me e nelle mie capacità, anche quando io stesso non ci credevo. Quando sbagliavo, non mi rimproverava per l’errore commesso, ma mi spronava a fare il massimo perché credeva che potessi fare meglio. La cosa però che porterò sempre nel cuore sono le parole di affetto e stima che ha avuto nei miei confronti, sia pubblicamente che privatamente. Esse sono certamente tra le più belle che qualcuno mi abbia mai detto. Colgo l’occasione per dirle che quelle parole mi hanno colpito profondamente e voglio ricambiare tutto quello che mi ha detto. Il suo rispetto verso di me è pari solo all’affetto che provo nei suoi confronti per tutto quello che mi ha dato non come professore ma come guida ed amico.

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