Un calendario pieno: di fatti e di persone vere.

Oggi sono stato invitato a partecipare all’incontro dei soci della Bcc Romagna Est. Mi avevano chiesto di parlare di legami col territorio, di significato del fare banca locale, dei problemi del rapporto con le famiglie e con le Pmi, vero e proprio azionista di riferimento di ogni banca locale. Credo di averlo fatto e di averlo fatto bene, con la passione che metto nel fare questo lavoro, che credo possa servire a costruire il bene comune.
Ma anche se il mio intervento era evidenziato sull’invito, quello che è stato presentato dopo, nella sua concretezza, è stato straordinario. La Banca è presente da tanto tempo sul territorio ed ha voluto raccontare i fatti, facendo parlare le persone, che sul territorio vivono e lavorano: e che la banca ha aiutato. Fino ad arrivare a fare un calendario, in verità uno dei più belli che io abbia mai veduto, che, per ogni mese dell’anno, descrive una delle storie presentate oggi. Editoria, ospitalità, produzione artigianale di mobili agricoltura, fino ad arrivare alle opere educative ed assistenziali. Su queste ultime, su una in particolare, mi soffermo, la Cooperativa “Amici di Gigi”, nata per sostenere il bisogno educativo di persone in difficoltà, disabili e non. Invito a visitare il loro sito ed a contattarli, perché sono persone straordinarie. Ma soprattutto invito a riflettere sul fatto che, nella stessa maniera della loro banca, sono nati e cresciuti perché sono stati di fronte alla realtà, l’hanno attraversata, ci sono stati in mezzo: senza nessun’altra pretesa che quella di provare a rispondere a bisogni che la propria umanità sentiva veri, reali, urgenti. Finché ci saranno persone come queste, e banche (e persone nelle banche, come a Romagna Est) che le sostengono, possiamo guardare al futuro con una speranza ben diversa.
Per questo dico grazie per l’incontro di oggi, perché spero sia possibile ancora lavorare insieme, con lo stesso gusto e con lo stesso significato che ho potuto sperimentare oggi.
Una risposta su “Un calendario pieno: di fatti e di persone vere.”
SE SI POTESSE SCEGLIERE…mi riferisco all’incontro a cui il Prof. Berti ha partecipato domenica. Lei,caro prof. che gira in lungo e in largo il nostro Paese, di Bcc ne conosce e ne capisce. Quello che deduco dalla sua esposizione è un senso di ricchezza interiore, che nasce non solo per la sua soddisfazione personale a insegnare partecipando alle convention. Capisco, a malincuore però che esistono Bcc di serie A e Bcc di serie B. La mia, facente parte di quest’ultimo, e non ne dubito, grande e affollato gruppo, ha organizzato, non tanto una convention per i Soci e dipendenti, ma un incontro con uno psicologo per dare motivazione, incentivo, carica ai dipendenti, ormai grandi assenti dello stare dentro alla realtà. COSTRUTTIVA, dal mio punto di vista, DA UN LATO L’ANALISI DEL PROFESSORE, CIRCA LE PROBLEMATICHE E IL MODO DI APPROCCIARSI ALLA CLIENTELA, DELUDENTE PERCHÈ NON HA PROVOCATO, NON HA SPALANCATO, NON HA FATTO ATTRAVERSARE la realtà. Pochi degli oltre 100 dipendenti hanno avuto reazione che quello che le circostanze quotidiane, è quello che ci viene dato, e che non dobbiamo vivere nella pretesa. La scontatezza e il non vivere la quotidianità ci penalizza senza un uso vero della ragione. SPERO CHE CIASCUNO DI NOI SI INTERROGHI, noi delle Bcc, E CHE NON VIVA NELLA SCONTATEZZA.
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