Scheletri contadini ed antropologia.
Di fronte dunque al rischio di morire tutti francofortesi il Censis ci consiglia vivamente di riscoprire le radici, di valorizzare il legame del nostro sviluppo con la tradizione fino a rimettere in circolo i valori fondanti della civiltà contadina, giudicata “la più coerente con la nostra attuale innegabile fatica di vivere, di adattarsi alla crisi, di cercare di andare oltre la brutta stagione”. Per dirla tutta, De Rita pensa che il modo (vacuo e banale) con il quale abbiamo importato “l’agiatezza e la modernità occidentali”, proprio perché superficiale, non abbia saputo incidere sul carattere di fondo della nostra società che, chiamata in questi mesi a lottare per sopravvivere, deve far leva innanzitutto sul suo “scheletro contadino”. Uno schema che boccia clamorosamente la modernizzazione italiana e quelle élite cosmopolite che si sono impegnate a costruirla.
Giuseppe De Rita, CENSIS