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Crisi finanziaria Educazione Ripresa

Dal nuovo anno mi aspetto compagni coraggiosi (Buon 2012).

Dal nuovo anno mi aspetto compagni coraggiosi (Buon 2012).

(..) è il momento di affondare il muso nei versi dei grandi poeti, nelle pagine dei grandi pensatori. Di guardare le finezze dei capolavori. E di liberare il passo verso nuove tipi di realizzazioni umane e sociali. San Benedetto in un momento di crisi peggiore o simile a questo facendo tesoro di indicazioni antiche e di un irrefrenabile suo desiderio di felicità – lo dice nel prologo alla sua regola – inventò forme nuove di vita comune e salvò tesori del passato. E coi suoi uomini inventò un po’ di cose utili al futuro, tipo certi formaggi e certe colture dei terreni.

Il nuovo sta premendo con un volto ambiguo. Come sempre. L’anno che finisce è un segno. Di una fine più grande. E di un inizio che può esser prodigioso. Non misurabile – come tutti vorrebbero –  in misure di tipo economico. Fan ridere coloro che vogliono leggere questo passaggio di sistema epocale come una crisi economica. La quale è sempre una conseguenza non una causa delle grande crisi nella storia. Come nelle persone.

È il capodanno giusto per guardarsi veramente dentro. Alle radici della vita. E del desiderio che ne abbiamo. E per ripartire con lo sguardo dell’avventura. Dal nuovo anno mi aspetto compagni coraggiosi.

Davide Rondoni

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Imprese

L’imprenditore.

L’imprenditore.

Ieri sera comincio una discussione su twitter con un signore (twitter@l’imprenditore), titolare di impresa, nonchè di un blog, che dopo aver comunicato che Malaguti chiude, sottolinea la correttezza dei proprietari, che danno soldi agli operai, pagano i fornitori e, giustamente si lamentano dell’impossibilità di fare impresa in Italia. Tutto giusto, compreso il lamento. Gli dico che secondo me, tuttavia, il gesto dei Malaguti non è solo il segno della stanchezza di un imprenditore vessato dal fisco, dalle banche e dai problemi di ogni giorno. Gli dico anche che se uno chiude, è perché ha chiuso dentro di sè, ha chiuso lui: e poi, e qui non gli sono decisamente piaciuto, gli dico che l’impresa non gli appartiene. Non avevo ancora letto il sottotitolo del suo blog, Faber est suae quisque fortunae.(ognuno è artefice delle proprie fortune), mi sarei spiegato meglio l’immediatezza della risposta. “Questa me la segno” e “La prossima volta che faccio un aumento di capitale chiedo a sindacati, professori e banche” è stato, più o meno, il commento (chi vuole può rileggersi la conversazione su twitter).

Vale la pena dire due parole su questo punto, senza pretese, solo per spiegare che non si stanno discutendo diritti di proprietà, maggioranze assembleari, poteri. La vera questione è un’altra e riguarda la concezione che hai dell’impresa. Può essere qualcosa che è solo tuo, che dipende solo da te, rispetto alla quale tu decidi tutto massimizzando, come diceva l’amico imprenditore, il rendimento dopo avere valutato i rischi: e allora siccome è solo tua, decidi che sei stanco, che quelle persone che lavorano con te vanno licenziate, che ti tieni il capitale e morta lì. E’ legittimo, ma non è una scelta da imprenditore, è la scelta di uno che ha ormeggiato, ha gettato l’ancora ed ammaina le vele. Che lascerà dei soldi ai figli, se li ha, ma che non costruisce più nulla. Dire che l’impresa non ti appartiene vuol dire, prima di tutto, che sei consapevole che non è vero che tutto dipende da te, anzi, che gli esiti sono di un Altro, con la A maiuscola. Vuol dire che combatti fino alla fine, lasciando a Dio gli adempimenti, vuol dire che sai che non sei solo, che ci sono le storie di quelli che hanno lavorato con te e per te, ci sono culture e modi di concepire la realtà con i quali hai fatto un pezzo di strada. Tu puoi decidere che non vuoi più combattere. Ma la battaglia non sarà più la stessa. E nemmeno tu.

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Banche

Il fine anno dei cioccolatai: Carim resta (!?) riminese.

Il fine anno dei cioccolatai: Carim resta (!?) riminese.

Da http://www.newsrimini.it

“Senza trionfalismi ma con determinazione” per dirla col presidente Pasquinelli, Carim insomma si avvia a una data fatidica per il suo destino: domenica 29 gennaio si terrà l’assemblea che dovrà approvare l’aumento di capitale da 118milioni e 340mila euro. 102 sono i milioni di utile garantito così suddivisi: 22 impegnati dalla Fondazione lavorando sul patrimonio (erano solo 5 un anno fa). 35 vengono dai piccoli azionisti, 45 le somme di preadesione e le sottoscrizioni per le azioni, in buona parte fatte dagli industriali del territorio “al buio” sottolinea il presidente. Le azioni saranno emesse con un valore di 5 euro e 35 centesimi. Valore più basso di quanto detto sin qui, e in cui sta il motivo del valore della ricapitalizzazione inferiore rispetto ai 120-122 milioni di euro ipotizzati inizialmente. La Fondazione in questo modo passa da un controllo del 71% della Banca (a fronte del 29% dei privati) a uno di poco più del 50%, a fronte di poco più del 49 dei privati.
Alla cifra di 102 milioni, comunciata a Banca d’Italia però, per la precisione mancano ancora 16 milioni, cui si arriverà con le sottoscrizioni ancora da raccogliere per tutto gennaio. “Gennaio sarà determinante” spiega il presidente di Fondazione Carim Massimo Pasquinelli. “Avendo a disposizione una buona somma ma non tutta, abbiamo necessità di ricorrere ai piccoli azionisti e alle categorie economiche e dovremo usare tutto il mese di gennaio e anche oltre per convincere sulla bontà e la convenienza dell’operazione. Per quanto riguarda i tempi del commissariamento, i commissari aspetteranno che la ricapitalizzazione termini per intero, con la sottoscrizione di tutto il capitale e anche delle obbligazioni che saranno emesse il mese successivo all’acquisto delle azioni che presumo sarà nel mese di aprile. Immagino che i commissari siano costretti a rimanere, per ragione di procedura amministrativa, fino a fine maggio-giugno. Questi sono i tempi che mi attendo, per andare anche all’indicazione dei nuovi consiglieri di amministrazione, del presidente e degli organi sindacali”:

E in conferenza stampa, questo pomeriggio, si è parlato anche del futuro del credito sammarinese, “la pietra dello scandalo” ha detto Pasquinelli, cui si deve, il commissariamento di Carim. Il Cis ha giocato negativamente sulla situazione patrimoniale, producendo perdite sui crediti della banca e grande svalutazione del valore del patrimonio (per un importo di circa 90 milioni). Il Cis è stato rimesso completamente a posto ora, ha detto Pasquinelli, per le normative italiane e sammarinesi. E se all’inizio Carim aveva manifestato indisponibilità a cederla, ha detto sempre Pasquinelli, oggi c’è disponibilità a cederla a condizioni che sono diverse, e che tengono conto di una banca rinata. Sarebbero arrivate manifestazioni di interesse per il Cis. Il presidente ha concluso aggiungendo: “Spero che resti in mani sammarinesi”.

Fin qui la cronaca. Resta da dire che i giornali locali di oggi titolano che “Carim resterà riminese” il che, viste le performances, dovrebbe far sorgere qualche perplessità, soprattutto ai piccoli azionisti. Ai quali, fatto digerire il salasso economico, non è stato detto nulla circa i progetti della nuova Carim e, soprattutto, che ignorano completamente quali siano le legittime aspirazioni dei nuovi azionisti, che non sembrebbero proprio dei buoni Samaritani. Quanto al cioccolato, è giusto che sulla torta ci sia una ciliegina, quella che imputa tutte le colpe al cattivo sammarinese. Non ci crede più nessuno, ma tant’è: forse varrebbe la pena ricordare che gli organi di gestione, per lungo tempo, sono stati coincidenti e che il vero problema di Piazza Ferrari risiede nella qualità dei prestiti. Ad maiora, ci si rivede per il nuovo anno.

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Banche Lavorare in banca

L’oroscopo del bancario per il 2012 (a cura del Mago Alex).

L’oroscopo del bancario per il 2012 (a cura del Mago Alex).
Il Mago Alex, previsioni per i bancari, ininterrottamente dal 2009.

Ariete
Per lui: scoprirete che la bellissima cliente russa che da tempo vi strizza l’occhio, ogni volta che deposita in contanti oltre il limite fissato dalla legge e con la quale avete iniziato una liason, fa parte della guardia scelta del Presidente non democraticamente eletto dell’Ossezia. Il mandato di cattura che le è stato notificato non può essere eseguito, ella è partita per destinazione ignota: però ha lasciato le lettere che vi siete scambiati, le mail e tutti i vostri recapiti. Passerete molto tempo in questura ed in penitenziario pensando che “donne, donne, oltre alle gambe c’è di più.” Vi iscriverete su Facebook al gruppo “La mia banca è seducente”.
Per lei: (solo se avete meno di 35 anni). Siete assunta grazie alle nuove normative previste nella manovra del Governo Monti, quindi a tempo indeterminato. Avete studiato materie importanti, avete una laurea pesante e pensate di farla valere. Poiché il Governo ha posto un limite all’uso del contante non passate neppure dalla cassa, andate direttamente all’ufficio anti-riciclaggio: vi fanno studiare le facce dei 100 ricercati più pericolosi d’Italia. Vi iscriverete su Facebook al gruppo “La mia banca è latitante”.

Toro
Per lui: (valido solo se lavorate in una Bcc della Sicilia). Avete fatto sempre una porca figura con i clienti grazie alla garanzia di Mediocredito Centrale, che vi consente di coprire l’80% dei vostri impieghi e di evitare di razionare il credito. Inoltre le leggi regionali vi hanno consentito di trovare sempre adeguata canalizzazione delle attività imprenditoriali del territorio. La seconda manovra del Governo Monti, nell’intento di ridurre la spesa pubblica, eliminerà la validità della garanzia per Mediocredito Centrale e impedirà all’A.R.S. di continuare a spendere (purtroppo non è vero). Vi iscriverete alla Lega Nord e, su Facebook, al gruppo “La mia banca è sconfortante”.
Per lei: (valido solo se lavorate in una grande banca con forti ramificazioni internazionali). Era tutto pronto per il vostro trasferimento a Praga, avevate anche aggiornato il guardaroba, eravate pronte per una nuova vita in una capitale mitteleuropea, niente più provincia, basta piccole imprese e pensionati, finalmente aria nuova, più cultura, più fashion. La partecipazione nella banca cui eravate destinata è stata svalutata del 90%, il vostro nuovo posto di lavoro è, a scelta, fra la filiale di Pizzighettone e quella di Poggio Rusco in provincia di Mantova: vi hanno nominato addetta alla clientela senior (pensionati non alfabetizzati ed incazzati per la manovra Monti). Rivendete il guardaroba su E-Bay, con perdite. Vi iscrivete su Facebook al gruppo “La mia banca è evaporante“.

Gemelli
Per lui: (valido solo se lavorate in banca Carim) siete messi come il porco, voi ed anche la banca (anche l’anno scorso eravate messi come il porco, ma solo per l’immobiliare: quest’anno, a causa della Banca). La banca perché ha lavorato davvero bene, avendo a cuore il bene del territorio e quello dei piccoli azionisti: quanto sia messa come il porco, ancora non si sa, ma sbilanciandoci, direi tanto (non credete a quelli della Fondazione, devono pur dire qualcosa). Voi, perché l’arrivo dei commissari impedisce quello scatto di carriera cui tenevate tanto: vi aspetta la filiale di Viserbella, di fronte alla Pensione Iris (quella con vista ferrovia), capirete perché la vostra è la banca dei cioccolatai. Vi iscrivete su Facebook al gruppo “La mia banca è deficiente”.
Per lei: la vostra banca vi paga per lavorare, non per chiacchierare. Potevate chiacchierare alla cassa, ma alla cassa non rimarrà più nessuno, perché il contante sparirà. Adesso siete al retro sportello, dovete produrre, vendere, fare raccolta, fare qualcosa: ogni tanto vi telefoneranno dalla sede centrale, ogni spesso, dovete saper dire cosa avete fatto (non ditegli che leggete gli oroscopi, per esempio). Se lavorate in Banca Sella vi telefonerà LUI, attrezzatevi. Vi iscrivete su Facebook al gruppo “La mia banca è disperante”.

Cancro
Per lui: (solo se lavorate nella banca già guidata da uno degli attuali ministri del Governo Monti). Facevate parte della cordata giusta, avevate fatto gli studi giusti, prima la Bocconi, poi il Master giusto, poi un passaggio in una società di consulenza giusta. Tutto giusto, ma il CEO è andato a giurare nelle mani del Capo dello Stato e voi state giurando che non è così che doveva andare a finire. Vi aspetta una brillante carriera a Nanchino. Vi iscrivete su Facebook al gruppo “La mia banca è onnipotente”.

Per lei: (valido solo se lavorate in Banca di Rimini) dopo il lungo commissariamento c’è voglia di aria nuova e di nuovi traguardi. La Banca, oramai risanata, vuole crescere e tornare ad essere competitiva, ha bisogno di gente dinamica, sveglia e preparata: gente che abbia bella presenza e che sappia relazionarsi con il territorio. Vi manderanno a fare sviluppo al Mercato Coperto, non senza avervi fatto fare l’esame da promotore finanziario: sarete l’ultimo degli iscritti, perché l’albo subito dopo verrà abolito grazie alle liberalizzazioni. Farete proposte commerciali inascoltate dai pescivendoli e dai fruttaroli: sarete in lista d’attesa per lo psichiatra del sindacato. Vi iscrivete su Facebook al gruppo “La mia banca è deprimente”.

 

Leone
Per lui: quale preposto di filiale avete finanziato, scegliendo fior da fiore, imprese agricole, di costruzioni, di autotrasporto, di confezioni tessili, perché tanto queste sono le imprese sul territorio. Avete sostenuto acquisti di capannoni e, soprattutto, impianti fotovoltaici. Se ci fosse una classifica delle sofferenze, avreste vinto il triplete delle partite incagliate, dubbi esiti e, appunto, sofferenze. Pensate che sia solo una questione di congiuntura e proponete ristrutturazioni del debito, consolidamenti e moratorie. Non capirete il perché, ma vi ritroverete a spuntare assegni in sede. Vi abbonerete alla rivista “Il Cinghiale”, bisogna pur rimanere vicini al territorio. Vi iscriverete su Facebook al gruppo “La mia banca è verdeggiante”.
Per lei: (valido solo se siete nate in Abruzzo). Siete fresca di laurea, pensate che il mondo vi si spalanchi dinanzi, avete il futuro nelle vostre mani. Vi assumono in una banca locale, vicina vicina alla vostra abitazione (praticamente cadendo dal letto entrate in banca) e pensate che in questo modo farete un lavoro etico, vicino alle piccole e medie imprese, alle famiglie: tutto è destinato ad andare come avete deciso, ormai è tutto sistemato. Incontrerete l’armatore medio-orientale di una nave transoceanica e deciderete di imbarcarvi come nostromo, pensando che imparerete un mestiere e conoscerete il mondo. Vi iscriverete su Facebook al gruppo “La mia banca è navigante”.

Vergine
Per lui: (valido solo se lavorate in una banca popolare del Nord Italia con forte presenza e potere sindacale e con un ROE da banca pubblica ante riforma Amato-Carli). Continuate a pensare che iscriversi al sindacato non sia un grande affare e rifiutate sdegnosamente tutte le richieste da parte dei colleghi. Continuate a non capire (siete un po’ zucconi) come mai la vostra carriera sia più lenta di un treno per pendolari. Vi iscriverete su Facebook al gruppo “La mia banca è desolante“.
Per lei: (valido solo se lavorate in una banca della Calabria). Continuate a chiedervi perché ogni volta che chiedete le informazioni anziché passare dalla CRIF o da Experia telefonate direttamente alla caserma dei carabinieri. Vi state chiedendo se esista davvero il concetto di hard banking, in qualche modo assimilabile al bungee jumping e sport similari, fatti da pazzoidi. Vi chiedete anche come mai a fare i pensionati agricoli si guadagni così tanto, voi che invece vi sudate lo stipendio giorno dopo giorno. Non avrete risposte per le vostre domande, vi iscriverete su Facebook al gruppo “La mia banca è diffidente”.

Bilancia
Per lui: vi innamorerete della vostra collega Patrizia, detta Patri. Lei ama il nero ed il leopardato, capirete che non è una donna come le altre, è una dark lady e per conquistarla dovrete fare follie. Conquistare il suo cuore sarà la vostra ossessione, il lavoro sarà solo una scusa per starle accanto e farvi notare. Comincerete a venire a lavorare vestiti come Lady Gaga, dimenticando che siete addetto alla clientela affluent: non capirete il perché, ma finirete in una filiale della Magliana. Dopo avere conosciuto gli eredi del Libanese e del Dandi, vi iscriverete su Facebook al gruppo “La mia banca è delinquente”.
Per lei: vi sposteranno all’ufficio Fidi, voi che siete sempre stata all’organizzazione. Pensate che per un compito così importante siano necessari un adeguato training e un percorso di carriera incentivante, chiedete di essere mandata a corsi di adeguata caratura. Vi spiegheranno che dovete solo dire di no, perché sono finiti i soldi e non si possono fare più prestiti, nemmeno a quelli che non ne hanno bisogno: per dire di no, non serve fare formazione. Vi iscriverete su Facebook al gruppo “La mia banca è dispiacente”.

Scorpione
Per lui: siete il figlio più scemo del Presidente di una piccola Banca locale, che non osa assumervi direttamente, nonostante sia il padre-padrone della banca. Lo chiede al Presidente della banca dirimpettaia, quella che è considerata da sempre la peggiore nemica sul territorio, quella che sta sulla collina opposta (se fossero le alture del Golan si sparerebbero col cannone). Vi assumeranno come commesso. Nonostante siate il figlio più scemo, diventate bravissimo con il poker on line e ad aggirare i firewall per scaricare video hard. Lavorate solo sotto le Feste per portare le agende e i calendari. Siete felici. Vi iscriverete su Facebook al gruppo “La mia banca è rilassante”.
Per lei: il 2012 è il vostro anno fortunato. L’ufficio fidi andrà a fuoco (nessun ferito, solo danni alle cose) e bruceranno tutte le pratiche di fido che avete redatto mentre stavate a chattare con schiere di ammiratori che non vi hanno mai visto ma che si sono innamorati persi di voi. L’ispezione di Banca d’Italia si concluderà con un non luogo a procedere, ma la vostra piccola banca locale, di cui il territorio era così fiero, sarà fatta fondere a forza con la Bcc concorrente, quella antipatica, efficiente, seria. Non capirete perché i vostri vecchi amministratori (nessuno di essi è stato confermato) vi guardino con tanto odio, però farete carriera: siete destinata all’ufficio relazioni con i soci (età media, 70 anni per gamba, ne vengono davvero pochi a chiedere informazioni). Vi iscriverete su Facebook al gruppo “La mia banca è inesistente“.

Sagittario
Per lui: non sapete bene neppure voi perché lavorate in banca: di finanza non capite oggettivamente una mazza, avete studiato sociologia, siete no-global, simpatizzanti black blok. Pensate che non si possa assecondare il sistema capitalistico lavorando per le banche e memori di Brecht decidete di mettervi di traverso. Vi ammalate, anzi siete sempre in congedo per malattia (i vostri certificati di malattia sono validi come un BTP ellenico), e quando andate a lavorare i colleghi vi odiano, perché non fate nulla. La direzione, temendo cause di lavoro, non vi farà nulla, nemmeno una lettera di richiamo. State come papa Borgia, vi mancano solo le concubine. Vi iscriverete su Facebook al gruppo “La mia banca è affaticante”.
Per lei: siete stata appena nominata ad una carica di rilievo nell’organigramma della banca e vi compiacete perché finalmente si offre il giusto rilievo al capitale umano femminile. Riceverete un’ispezione della Banca d’Italia, della Consob, dell’Isvap, della Covip, del Tribunale ecclesiastico e della Commissione delle case da gioco del Nevada. La direzione spiegherà ai suddetti che, nell’ambito dell’organigramma, spetta a voi relazionarvi direttamente con le authorities di cui sopra. Sarete leggermente assorbita dal lavoro, il vostro fidanzato vi pianterà, i vostri animali domestici moriranno di stenti, i vostri fiori seccheranno. Vi iscriverete su Facebook al gruppo “La mia banca è logorante”.

Capricorno
Per lui: (solo se lavorate in un grande gruppo con sede in Toscana). Sono tempi duri per l’ultima banca democratica rimasta sul territorio, che vende tuttora eticamente prodotti derivati senza dirlo. L’azionista di controllo non è mai sceso sotto il 51%, ma sotto i morsi della crisi e di Basilea 3, dovendo ricapitalizzare, ha persino fatto debiti con la Cassa Depositi e Prestiti. Non ci sono risorse da redistribuire sul territorio, ma in compenso quelle che ci sono serviranno a mantenere il controllo di una banca che concorre al “Bread and Fox Award” per il 2011. Vi iscrivete su Facebook al gruppo “La mia banca è divertente”.
Per lei: (solo se lavorate in una banca etica, una pur sia). È difficile fare banca etica di questi tempi, non si sa da che parte buttarsi. Sono finiti i fondi per il fotovoltaico, sono finiti i fondi per l’agricoltura, sono finiti i fondi per le nuove iniziative di cooperazione e sviluppo delle Isole Salomone finalizzati allo sviluppo delle alghe non invadenti. Non potete consigliare azioni, perché siete etici, potete solo consigliare obbligazioni (provate a consigliare titoli di Stato e vedrete cosa vi rispondono) e non sapete quali. Però potete consigliare fondi comuni. Cominciate a vendere il Vice Fund (fondo del vizio) che investe in azioni di fabbriche di armi, case da gioco, fabbriche di superlalcoolici e bordelli del Nevada: i clienti sono contenti, pensano che sia un fondo americano legato alla polizia di Miami che combatte il crimine. Vi iscrivete su Facebook al gruppo “La mia banca è edificante”.

Acquario
Per lui: (valido solo per chi lavora in una banca sammarinese). Continuerete a non capire perché quei simpatici clienti del Sud Italia siano stati arrestati. Vi chiederete che male ci sia a portare i soldi in banca dentro sporte di plastica ancora sporche di terra: d’altra parte, avete sempre provveduto a mettere sullo stenditoio le banconote umide (c’è un asciugatrice nel caveau), hai visto mai che si rovinino? Vi chiedete perché la Banca centrale venga a fare ispezioni, proprio da voi, che tenete la scrivania così ordinata. D’altra parte, che ne sapete voi di contabilità, di rischi, di patrimonio di vigilanza? Bloccheranno i conti ed i clienti vi cercheranno casa per casa col forcone. Vi iscriverete, sotto mentite spoglie, su Facebook, al gruppo “La mia banca è evanescente.”
Per lei: (valido solo per straniere che lavorano nella filiale italiana di una banca estera). Siete una donna con vasta cultura, numerosi attestati e riconoscimenti. Avete frequentato master, parlate molte lingue e sapete districarvi nei meandri della finanza internazionale. Non capite perché la vostra filiale in Italia sia ridimensionata, l’Italia vi piace moltissimo, ne apprezzate la cultura, il cibo, i monumenti ed il paesaggio. Vi siete convinta che rimanere in Italia è il giusto coronamento di un sogno. La sede centrale vi comunica che la filiale italiana sarà chiusa. Siete destinata a sostituire il responsabile della branch di Atene (vi viene in mente che 10 anni fa avevate messo la Grecia come seconda destinazione), sita in piazza Sintagma. Rifiuterete. Metterete le vostre carte in una scatola di cartone, ma nessuno vi fotograferà mentre uscite. Vi iscriverete su Facebook al gruppo “La mia banca è ellenizzante”.

Pesci
Per lui: (valido solo se lavorate in una unione di banche non svizzere) il rock passava lento sulle vostre discussioni e tutto quello che cercate è solamente amore. Invece lavorate in una banca finto popolare, finto gruppo nazionale, finto tutto (anche il patrimonio di vigilanza). Non c’è molto da discutere, c’è da fare finta di essere quello che non si è più e quello che non si è mai diventato. Però siete sponsor di una grande squadra di serie A e questo testimonia che siete un grande gruppo di cui ci si può fidare. Lo raccontate ai clienti, ma non ci credete neppure voi (i Tremonti bond, in fin dei conti, li avete sottoscritti solo in tre). Scrivete in continuazione su blog sotto falso nome ed al Sole 24 Ore per denunciare il vostro disagio. La direzione lo scoprirà e sarete destinato ad una filiale punitiva sul Grande raccordo anulare. Vi iscriverete su Facebook al gruppo “La mia banca è opprimente“.
Per lei: (valido solo se lavorate ai controlli e siete innamorate e non corrisposte, perché sete troppo serie e timide). Dieci anni sono pochi per promettersi il futuro e tutto quel che cerca e che vuole è solamente amore (anche lei, quelli dei pesci sono fatti così). Però da dieci anni la carriera non si schioda, continuate a stare al controllo rischi e siete così brava da essere diventata insostituibile: se non vorrete morire ai controlli dovrete fare qualcosa. Farete qualcosa: smetterete di controllare, per vedere di nascosto l’effetto che fa. Soprattutto, visto che tutto quello che vuole è solamente amore, eviterete di controllare le pratiche di quel bel collega che si occupa di commercio estero con Paesi del Medio-Oriente. La banca vi licenzierà, facendo piazza pulita dei vostri sogni, recidendo il fiore dei vostri progetti, devastando il prato verde dove nascono speranze. Vi iscriverete su Facebook al gruppo “La mia banca è diserbante.”

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Mercato Stato Sviluppo welfare

Già, cos’altro vogliono?

Già, cos’altro vogliono?

La manovra Monti cancella con un tratto di penna le conquiste dei sessantottini. Chi è nato dopo il 1952 lavorerà di più e percepirà prestazioni ridotte (anche se su standard europei). Viene messo in discussione anche il privilegio concesso ai lavoratori autonomi di riscuotere l’assegno senza aver versato i contributi. Prossima tappa, la “mobilità in uscita”, alias licenziamenti. Insomma, il vecchio contratto sociale non esiste più. Un nuovo patto è tutto da scrivere e sarà il tema della nuova legislatura. Niente del genere è stato fatto, in così poco tempo e in così vaste proporzioni, in Germania, in Francia o in Spagna. Cos’altro vogliono i mercati, specialmente in uno scenario di basso sviluppo in tutto il mondo?

Stefano Cingolani Il Foglio, 28 dicembre 2012

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Banche Crisi finanziaria Liquidità

Ogni valore evapora nel Pin di una carta di credito.

Ogni valore evapora nel Pin di una carta di credito.

In nome di Sua Maestà Fiscale la cancellazione del denaro sonante è ormai un processo irreversibile, quale che sia il governo in carica. Questo processo muta in profondità le nostre azioni, il nostro vissuto quotidiano. Se devi pagare in banconote il tuo cappotto nuovo, gli attribuirai un valore; ma ogni valore evapora nel Pin della carta di credito. Non percepisci più la spesa, e in conseguenza non ti accorgi nemmeno di cosa stai acquistando. Resta l’acquisto in sé, resta una transazione astratta, una forma senza spessore.

Michele Ainis, Corriere della Sera LA LETTURA, 24 dicembre 2011

 

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Crisi finanziaria Economisti

Non solo non votiamo, ma non decidiamo nulla.

Non solo non votiamo, ma non decidiamo nulla.

E a quanto pare, non ci dicono neppure che ne stanno parlando. A me fa venire in mente Benson, “Il padrone del mondo”. Non mi piace il complottismo, ma non mi piace neppure essere considerato un minus habens. Perlomeno parliamone, grazie Piga.

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don Giussani

Buon Natale.

Buon Natale.

Georges de la Tour, San Giuseppe falegname.

Cristo non è “qualcosa” di giustapposto, ma è “qualcosa dentro”: dentro la tua gioia, dentro la tua stanchezza, dentro la tua connivenza o la tua convivenza, dentro la tua repulsione o dentro la tua simpatia.La coscienza del Mistero presente rende la nostra vita un flusso continuo di novità. Con il riconoscimento di questa drammatica presenza, con questa presenza in cui abita corporalmente la divinità, “inizia” qualcosa di nuovo: oggi, alle undici, all’una, alle sei, alle dieci; domani alle tre, alle quattro.

In qualsiasi momento inizia qualcosa di nuovo.

Luigi Giussani

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Alessandro Berti don Giussani Educazione Inter Università

L’amicizia è una dimensione del cuore: poi la vita ti porta dove vuole (Ringraziamenti).

L’amicizia è una dimensione del cuore: poi la vita ti porta dove vuole (Ringraziamenti).

Di seguito c’è quello che ha scritto mio figlio Francesco, che termina oggi il percorso della specialistica con la laurea in economia in Cattolica. Ci sono nove pagine di ringraziamenti alla fine, nove pagine: che ho riportato tutte, perché aiutino chiunque a capire cosa può essere la vita se sei educato a stare di fronte alla realtà non da solo, ma con gli amici e, soprattutto, con un significato più grande, per ogni cosa.

Soprattutto le ho riportate, a parte il paragone di cui non sono degno, ma che mi commuove, perché sono il segno di come possa diventare grande una storia ed una compagnia e come sia vero quello che ci ha insegnato don Giussani, “L’amicizia è una dimensione del cuore: poi la vita ti porta dove vuole”.

Ringraziamenti

In questi anni universitari, ho potuto scoprire una compagnia e un bene verso la mia vita, di cui non posso che essere infinitamente grato e commosso: gli incontri, i volti, i dialoghi e gli sguardi che hanno segnato e segnano tutt’ora in modo indelebile il mio cuore, sono segno di una preferenza verso di me, buona e calorosa.

Sperando di non dimenticare nessuno, non posso non ringraziare:

La mia mamma, perché sono certo che, dall’alto, ha sempre una mano poggiata sulla mia testa.

Il mio babbo, per la paternità viva e ricca di affetto. Per aver avuto a cuore, con la mamma, la mia educazione e, di riflesso, la mia istruzione. Grazie, davvero, di tutto, senza entrare nei particolari, sennò non finisco più. Helenio Herrera.

Benedetta, perché la compagnia di questi anni è una grazia, ricca di commozione. Segno vivo della presenza di un Altro che opera, con amore, tenerezza e dolcezza.

Mio fratello, perché siamo cresciuti insieme, nel far le cose, fin da bambini. Indimenticabili i giochi in scatola, il subbuteo, le mini olimpiadi e il calcio in camera. Qualche(!?) litigio forse evitabile. Fratello. Andrea Caracciolo, perché è davvero forte.

Ale rota (noto come Cavaliere Oscuro), artista e maestro. Qualcuno ha voluto che diventassimo compagni di viaggio, nonostante e attraverso le nostre (molteplici) differenze in termini di passioni, inclinazioni e interessi. Scoperta recente, ma più che solida. Re dei giochi in scatola. Dennis Bergkamp.

Dema, perché è il compagno d’appartamento ideale, silenzioso e discreto. Amico nei fatti. Grande cuoco. Ci sarà sempre una stanza per lui in casa mia. Per ora mi autoinvito io. Innamorato. Andrea Ranocchia.

Za, uomo affidabile, concreto e certo. Non dubiterò mai di lui, presenza silenziosa, incisiva e pratica. Esteban Cambiasso.

Riz, perché ormai posso considerarlo come un fratello. Dall’affinità di carattere è nata un’amicizia vera e concreta, segno davvero della presenza di un Altro. Credo di essere il più grande rizzologo sulla faccia della terra, ma non per questo smetterò di stupirmi di un uomo che, sotto pressione, non sbaglia mai. Jorge Hernan Crespo.

Depa per essermi stato, sempre, maestro in generosità e pazienza. Se il suo fisico seguirà sempre questi ritmi pazzeschi, come credo, metterà a fuoco tutto il mondo. Lucio Da Silva.

Gaddo, discepolo eletto, perché è capace di stupirmi ogni giorno di più. Dai tentennamenti del primo anno, è stato testimone di affezione e curiosità nuovi, racchiusi nella mente di un somaraz.  Un buon semolologo. Cruzado.

Simo Sardo, recente compagno di studi, ma soprattutto amico fedele, per avermi sempre accolto in casa tua e per avermi insegnato che si può dormire in ogni luogo ad ogni ora. Generosità e praticità uniche. Bear Grylls e tagliaboschi nostrano, sono certo che a Czestokowa costruirai ogni sera una casetta di legno. Altro che tenda.

Totò Paradiso, per essere riuscito a capirmi fin da subito e per aver limato, spero non poco, la mia ingenuità in molteplici aspetti pratici della vita. Ancora non ce l’hai fatta con l’ipocondria. Mi piace il gioco sulle fasce e, comunque vada, io in posta vado con Paro. Okan.

Chiara Berrino, perché anche se l’aceto non può fare miracoli, mi ha accompagnato in momenti decisivi, d’appartamento e sentimentali, con una compagnia testimone di un bene più grande nella mia vita. Ambrosini

Erica, compagna di studi fin da subito, per essere, semplicemente, cresciuta con me. Stima e affetto reciproco. Estro e fantasia. Wesley Sneijder

Anna, per non essersi mai tirata indietro nel riprendermi e provocarmi in ogni cosa, fin dal primo giorno. Oltre all’affinità dei caratteri, una preferenza unica. Regina del gossip, del gf e di miss Italia. Alfonso Signorini

Giampa, per avermi testimoniato come la fede possa incidere in ogni aspetto della vita. Santo subito. Duca Bianco Legrottaglie

Luca Rossi, testimone, innanzitutto, di pazzia. Mi ha convinto che ognuno, comunque, sia pazzo a modo suo. Nell’ultimo anno è stato capace di affezione, crescita e domande, segno di una Presenza più grande entrata nella sua vita e di riflesso, per Grazia, nella nostra amicizia. Mario Balotelli

Musca, per avermi accolto in appa grossich da matricola, ma soprattutto per avermi trattato da uomo fin da subito, senza alcuna pretesa, non accontentandosi mai. Padre. Bortolo Mutti

Ronfo, amico che, quando meno te l’aspetti, piazza la zampata vincente, alla capiamoci un attimo. Cercasi anima al mercato. Ne hai fatti laureare tanti, non fallire con me: genio, alla Zinedine Zidane (fatti spiegare chi è….)

Avano, fondatore del gruppo compatto. Amico ironico, pungente e acuto. Grazie per avermi insegnato che i vestiti, sporchi e non, possono stare tranquillamente sul letto di Benassi. Andrea Pirlo dei filmini e delle feste

Mario, per essermi stato testimone, in un anno d’appartamento clamoroso, di spensieratezza, pazzia e cazzeggio mai provati prima, in cambio di un pizzico di responsabilità. Grazie per i tuoi colpi di testa. Fernando Torres

Scric e il Fagiano, uniti per fede bianconera, per avermi insegnato il valore dell’onore nella vita, solo per questo meritevoli di stima e affetto, ma anche per tanto altro. Fagiano, ora che sei nel palazzo, non smettere di essere il ragazzo del campetto: Claudio Marchisio e Mark Iuliano

Luca colpo, perché se uno non si vergogna di mettersi continuamente maglie della salute, è solo da stimare. Maestro di stile e di lampade. Compagno di Inter. La teoria di disfare le città e abbandonare le macchine in luogo di cavalli, va forse perfezionata. Antonio Floro Flores

Rove, per esserci andato sotto, ma soprattutto per la generosità unica. In grado di affrontare gli ostacoli di ogni giorno, con una forza di volontà titanica.  Astori

Ale e Bisca, perché sono stati punti di riferimento in un luogo tanto caro. Con il tempo abbiamo imparato a capirci di più. Stima e affetto. Charles Puyol e Xavi Hernandez

Capra, per avermi fatto capire come si possa essere una vera meteora nella comunità, dagli albori del primo anno, al treno per tornare a casa delle 2 e 30 con motivazioni astruse. Membro fedele del gruppo compatto e compagno di gruppetti di mate. Matricole e meteore. Gaetano Scirea

Uova, per l’anno e mezzo passato assieme in università, a muovere la coda e gli artigli in compagnia come un vero dinosauro. Spensieratezza e solarità si accompagnano alla certezza, presa con i dovuti tempi, che in fondo, la vita, è una cosa seria. Maestro. Peter Crouch

Nicola, per l’amicizia di questi tre anni, a partire dai viaggi insieme in motorino ai mille perché-perché sotto la pioggia in cui si è avuto modo di condividere tutta la vita. Un riconoscimento speciale al generale Cobrazzi, presenza costante, decisiva ma soprattutto decisa. Mirel Radoi

Biso, di Mino e Biso, perché ormai siamo fratelli, avendo condiviso tutto. Non potrò mai dimenticare le sapienti chiacchierate di tattica e diagonali difensive il lunedì mattina in chiostro. Mostro di Arcore. Maurizio Ganz

Mino di Biso e Mino, perché i suoi ho capito valgono più di mille parole, compagno fedele della casa di Sem. Si può volare molto più in alto. La materia prima c’è. Abate

Loppa, perché prima o poi il dramma racchiuso nel cuore uscirà fuori, e a quel punto teniamoci forte. Uragano, in tutti i sensi. Patrick Vieira

Josè Mourinho (profeta di Setubal), Il Principe Diego Alberto, Thiagone Motta e tutti i ragazzi del triplete, per avermi regalato una gioia indescrivibile, alla faccia di Scric e del Fagiano.

Franci e Pome, perché assieme fanno una coppia pazzesca; dopo ogni capitoletto…bacetto, ma soprattutto grazie per la bella amicizia, inaspettata e cara che è nata dallo studio di Pc2. Van Bommel e David Trezeguet

Bea, per essere stata bersaglio di molteplici dinosaurate, e perché, dietro la timidezza di fondo, ho scoperto una ragazza viva e interessante, un po’ arrabbiatina. Antonella Clerici

Jack C, perché anche il ridere e lo scherzare non sono mai banali, e Cevolone, anche in questo, non si tira mai indietro. Rabbino. Javier Mascherano

Michele, perché è stato una delle più belle scoperte dell’ultimo anno; capace di tutto, per gli amici darebbe la vita, e nei momenti decisivi non si è mai tirato indietro, in ogni momento passato assieme. Marco Materazzi

Niko Drago, per avermi testimoniato l’importanza di affidarsi a Qualcuno che può. Grazie per aver sempre avuto la testardaggine di capire e di voler far tue le cose. Dalla commissione giochi in poi, capitano e amico fedele. Saluti alla brikki, sapiente leprotto. Javier Zanetti

Mando, perché l’affezione nata non andrà mai via, poiché poggia su basi solide. Ironia, piacere di vivere e serietà. Fantasista moderno. Youri Djorkaeff

Reca, perché, nonostante mi stia paccando di continuo, Qualcuno ha voluto ci incontrassimo in commissione giochi e ha fatto sì che io scoprissi la sua grandezza, nonostante le proposte di giochi ignobili e la polo con le margheritine. Pino Pedano. Artista. Zebina

Cecia Costa, mia segretaria di fondo comune, perché la memoria dei gesti più importanti vale tantissimo. Anche due parole sono decisive. Tosta. Dejan Stankovic

Porni, per essermi testimone, di continuo, di semplicità e schiettezza uniche. Uomo capace, in tutti i sensi, di tutto. Bisogna solo far memoria, non solo ricordare, ma memoria e, a quel punto, si vola. Ragazzo di strada. Zlatan Ibrahimovic

Lucia sonz, perché l’amicizia nata è davvero a prova di tutto e tutti. Potrebbe dare vita ad un’agenzia investigativa. E chissà cosa accade sulla linea Milano-Treviglio. German Denis

Agno, per aver studiato con me praticamente tutti gli esami della specialistica, e per l’amicizia che è nata di riflesso, fatto non scontato né dovuto. Lo ringrazio non tanto per avermi definito uno studioso idiota, ma per il continuo desidero di capire le ragioni delle cose. Piqué

Chicco, Simo e Daniel, perché l’amicizia nata ai tempi del liceo a giocare a calcetto e a smash, non finisce nonostante la lontananza e le mie somarate, perché poggia su qualcosa di vero. Paolo Cannavaro, Manuel Rui Costa e Faustino Asprilla

Zava, Pons e Benassi, perché l’affezione è enorme. Grazie per esser zuccone zava. Non ti ho detto, Pons. La diligenza del Pater familias, Benassi.

Laura, per avermi testimoniato, rimboccandoti le maniche e lavorando sempre in silenzio e discrezione, un forte e serio attaccamento ad un luogo e a dei volti precisi. Amica infaticabile e certa. Sostanza: Mcdonald Mariga al Camp Nou

Vetro, perché l’incontro con te, ha cambiato la mia vita in università. Dalle scuole di comunità, alle mille partite alla play, alla commissione giochi e ai lavori di gruppo. Indelebile. Zvonimir Boban

Fede Drago, perché da subito non è mai stato un problema l’affinità di caratteri o la forma. Ciò che interessa è la sostanza, la verità delle cose. E in questo, non hai mai tradito. Ivan Ramiro Cordoba

Chiara Brasca, per la preferenza reciproca scoperta e coltivata nel tempo, da Pontresina all’ultimo esame di Inglese (Santa donna). Donna di fede e affezione uniche. Andrà a cangureggiare in Australia. Nuova Zia Katia. Gabriel Omar Batistuta

Marco Bossi, perché anche se non abbiamo imparato a cambiarci la camicia ogni giorno, la semplicità, l’ingenuità e l’innocenza buone e vere sono davvero uniche. Vita piena di sapori. Farai strada in cucina. Citazione doverosa per la Sofi, santa e cara donna. Miroslav Klose

Paolo Lobbia, perché neppure i recenti litigi hanno intaccato questa amicizia, nata in un mese d’appartamento causa incendio. L’estro cinematografico si accompagna a scelte non del tutto lungimiranti sugli attori…Paolo De Ceglie

Simone Indino, perché da quel pranzo a casa tua è nato qualcosa di grande e, chissà cosa ci preserverà il futuro. Io son curioso. Luca Cordero di Montezemolo

Gianni, recente scoperta. Perché in un secondo è scattata subito un‘amicizia gradevole, nuova e interessante. Dovresti credere qualche volta alle mie giustificazioni di caritativa. Acquisto nuovo. Da scoprire. Poli

Masu, perché dietro questo animo salernitano, orgoglioso e fiero, ho potuto assaporare, da Pontresina in poi, un bene, una curiosità e un’attenzione belli, sinceri e veri. Soldato di Dio. Bogdani

Chiara Bosio, perché la gioia appena ci vediamo e gli abbracci da parte tua non sono scontati né frutto di solo sentimento. Travolgente e impossibile da fermare.  Douglas Maicon

Bobbi, per la spontaneità e la schiettezza. Qui di materia prima ce n’è a volontà, non ti dimenticare di me quando decollerai e, sono certo, lo farai. Garrincha

Silvia Zaliani per la compagnia discreta, attenta e vigile. Numeri d’alta classe. Da apprezzare lo stile ricercato. Sofisticata. Clarence Seedorf

Marcello, perché sono state sufficienti tre chiacchierate in appa con te, per capire il tuo attaccamento a Gesù. Testimone. Mino Raiola

Rosita, perché la dolcezza e la tenerezza con le quali ti giochi nell’amicizia con me, sono un dono enorme. Le domande e i desideri del tuo cuore ti rendono preferita. Lionel Messi

Il Nembo e tutti i ragazzi della GMG, per aver condiviso un’esperienza clamorosa, che non scorderò mai, proprio come aveva detto il nostro Papa.

Chicco e Tia, perché in modo differente ho potuto scoprire e godere della vostra baldanza ed esuberanza, anche se con un po’ di ritardo. Generosità e attenzione coinvolgenti. Sommelier e Gemelli diversi. Richard Dunne e Gareth Barry

Prino, perché dietro ogni festa di laurea, c’è lui. Senza lamentarsi mai, dona tutto se stesso (in tutti i sensi). Vedrai che al prossimo power point una tua fotina la tengono. Antonino Asta

Silvia Luciani, per lo studio, a tratti difficoltoso, di scienza delle finanze, ma cosa ben più importante, opportunità di amicizia e compagnia. Thiago Silva

Muro di gomma Catelli, per l’inevitabile compagnia in chiostro a sorreggere le colonne. Ora, spicca il volo, Andrea Masiello

Basa, per avermi trascinato nel fondo, come un’ancora. Al di là di tutto, grazie della compagnia rumorosa e accogliente, nata tra le mura (cadenti) di via Grossich, e trasferitasi poi in via Soderini. Koda fratello orso.

Elena, perché qualcuno ha voluto diventassimo amici attraverso le nostre inquietudini (non poche). C’è una valanga di miele, in realtà, dietro la corteccia bergamasca. Lazzari.

Sorella Gena, follia, bontà riminese e gusto del viver bene. Hai portato un pizzico di spensieratezza in chiostro. Matrona

Chiscia, per avermi insegnato nel tempo, che lo scherzare e il ridere poggiano sempre su una serietà totale di fronte alla vita. Mai fine a sé stesso. Maestro di gruppetti e di vita. Marco Van Basten

Cisco, per essermi stato testimone di generosità, accoglienza, gratuità e affetto enormi, non scontati. Potrei scrivere tanto, ma aggiungo solo: imparasse a vestirsi…Nasotti. Carlo Nervo

Piero e Caco per essere, innanzitutto amici e compagni di Inter. Due cose che, in quanto tali, valgono più di mille parole. Piero, prendere il posto del Mourinho del ringhierone non è cosa semplice. Ho fiducia. Villa e Stegosauro

Gaga, compagno di Sangio, saracinesca alla Jean Francois Gillet, non smetterò mai di stimarti per il solo fatto che tifi Bolo F.C. Un po’ più di brio e vedrai che voli, non solo nelle uscite alte.

Lupo, per le indimenticabili partite a subbuteo con la Croazia, e per il cazzeggio buono e spiritoso. Davor Suker

Leti e Ila, per essere state una presenza silenziosa, cordiale e costante in questi anni. Compagne di terzo. Gemelli Filippini

Teo Maciga, Finnan e Baggi, per essermi stati maestri di fantacalcio, ma soprattutto di vita. Maccarone, Walter Samuel e Comotto

Bres T-rex, dalle lezioni di banca in Sant’Agnese, alle chiamate da San siro per capire se Milito è in fuori gioco oppure no. Direttore di gara deciso e permaloso. Farina di Novi Ligure.

Lanzi, perché dalla prima sera nel nuovo appa, ho potuto assaporare la sua follia e, al contempo, il suo dramma. Il desiderio di condividere tutto, la sera, a casa, ci ha reso amici. Infaticabile. Gennaro Gattuso

Sprea, perché dietro ogni scherzo e ogni somarata, si cela una persona carica di domande e desiderio. Erede scelto del gruppo compatto. Libanese

Paperoga ed Edo, per essere presenze costanti in cp, l’uno con i tormenti e le inquietudini degne del buon rovelli, l’altro con fide, pugnetti e qualche (?!) parola di troppo. Ramos e Oliveira

Gritti, perché la volgarità non è tutto. Oltre a pescare su tutto l’universo femminile della cattolica, ragazzo capace di voler bene. Il libretto dei canti, comunque, io non lo porto. Tiger Woods

Aldo, guascone di Guglionesi, per la torta al limone del paese tuo, che è buona, e per la compagnia. Orgoglio. Nemanja Vidic

Marti e Gello, perché nonostante la differenza di età, non c’è mai stato timore a chiedere tanto nell’amicizia. Colonne e certezze. Lucia Blini e Gianluigi Buffon

Ste, Samu, Colo e Tea, mister e capitani della F.C. Sangio in questi splendidi anni universitari, per avermi dato l’opportunità di praticare lo sport più bello del mondo, che, comunque vada, non delude mai. Gigi Simoni, Mou, Leonardo e Giuseppe Bergomi

Sicuramente sto dimenticando qualcuno, spero non si offenda.

Davvero, ho solo da ringraziare, per tutto.

 Francesco Berti

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Alessandro Berti Università

Con lode e con prole.

Con lode e con prole.

Ci sono stati tanti laureati oggi (ne avevo 11), toccherà parlarne, perché sono stati bravi ed hanno lavorato sodo. Ma Alessio si merita il primo posto, perché è padre, marito e studente: ed è una gran persona.